Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Reyer, la lezione del Partizan «Abbiamo concesso troppo»
De Raffaele: «Due quarti buoni, poi la loro aggressività ci ha messo sotto»
Una lezione da imparare. L’Umana Reyer torna dalla trasferta di Belgrado con una sconfitta amara e alcune indicazioni da tenere ben presenti nell’immediato futuro. Pur con tutte le attenuanti legate alle energie spese in questo avvio di stagione, caratterizzato dai ritmi fin da subito molto elevati - tra Supercoppa prima, campionato e ora anche EuroCup - gli orogranata hanno evidenziato alcune difficoltà nel proprio gioco e soprattutto nel contrastare l’aggressività e la fisicità del Partizan.
Un aspetto, questo, riuscito solo nella prima parte del match quando evidentemente le energie erano ancora fresche: «Abbiamo giocato due partite differenti. E’ andata abbastanza bene nel primo tempo come impatto e letture, quando abbiamo risposto alla loro intensità e aggressività. Invece - sottolinea coach Walter De Raffaele - il terzo e quarto periodo sono stati negativi, soprattutto nella nostra metà campo dove abbiamo concesso troppo al Partizan. La chiave comunque è stata la differenza di energia e di sforzo che le due squadre hanno profuso», aggiunge il tecnico reyerino ricordando come alla grande aggressività del Partizan non sia arrivata una risposta altrettanto incisiva dalla sua squadra. «Tra le altre cose - ricorda - abbiamo concesso anche 17 rimbalzi offensivi. Di sicuro questa è una partita di cui ci dovremo ricordare e di cui dovremo fare tesoro per quando il Partizan verrà a giocare a Venezia».
A penalizzare la Reyer anche la situazione falli, in particolare quella di Daye. «Abbiamo giocato senza Austin per lunghi tratti del match», ricorda De Raffaele che per proteste, dopo il quarto fallo del suo giocatore di punta (e poco prima anche il quarto di Fotu),
si è fatto sanzionare dagli arbitri con un tecnico. «In ogni caso il problema principale è stato che non abbiamo saputo rispondere alla loro aggressività e al loro modo di giocare con le mani addosso».
Anche per Stefano Tonut la chiave è stata nella differenza di energia messa in campo dalle due squadre. «Dopo il primo tempo in cui eravamo punto a punto, nel secondo tempo non siamo riusciti a continuare a giocare la nostra pallacanestro perché non abbiamo saputo imporre la nostra difesa e il nostro ritmo. La differenza di energia è stata una delle chiavi della vittoria del Partizan perché poi tutto si è sviluppato di conseguenza, come il fatto di non essere più riusciti ad attaccare il ferro e non trovare più tiri aperti. Per noi - aggiunge l’esterno reyerino - deve partire tutto dalla difesa. Comunque ora dobbiamo rimboccarci le maniche e continuare a lavorare per migliorare. Abbiamo tante partite davanti a noi e non dobbiamo dimenticarci di come è avvenuta questa sconfitta perché ci sarà di insegnamento per il nostro percorso».
Intanto nel turno infrasettimanale la squadra femminile centra con facilità il secondo successo, in altrettante giornate di campionato, contro il Limonta Costa Masnaga. L’esordio al Taliercio si chiude sull’inequivocabile punteggio di 98-60. Miglior marcatrice Petronyte con 20 punti.
Ragazze a valanga Nel torneo femminile l’Umana stravince contro il Limonta Costa Masnaga: 98-60