Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Muore a 44 anni madre di tre figli «Stava in casa»

- Alba

BASSANO Una donna di 44 anni, madre di tre figli, è morta di coronaviru­s all’ospedale di Bassano. Il marito di Manuela Favero, di Mussolente, non riesce a spiegarsi il contagio: «Era in casa da febbraio per una sciatalgia». Dopo la scoperta del virus è stata ricoverata sei settimane e il racconto della malattia accomuna lo strazio della famiglia di Manuela a molte altre.

MUSSOLENTE (VICENZA) Ha lottato per sei settimane nel reparto di Rianimazio­ne dell’ospedale di Vicenza, ha combattuto per vivere. Ma alla fine il coronaviru­s ha prevalso e, ieri, ha spezzato un’altra vita: Manuela Favero, di Mussolente, aveva appena 44 anni. È la più giovane, fra i vicentini deceduti a causa del Covid-19. Lascia il marito Iseo Zanon e tre figli.

Scuote la testa Zanon, di profession­e posatore di pavimenti: «Questo virus viene a prenderti a casa». Da metà marzo ha continuato a sperare che Manuela tornasse da lui. «Era bloccata in casa da febbraio, per via di una sciatalgia. Non riusciamo a capire come abbia fatto a contrarre il virus» racconta. Di certo c’è che sabato 15 marzo le è salita la febbre «e il mercoledì successivo è stata ricoverata a Bassano». I primi giorni di aprile, le notizie che erano arrivate alla famiglia dall’ospedale sembravano buone: «Ha lottato come un leone, e sembrava stare un po’ meglio, speravamo ce la facesse – riprende il coniuge – invece, il 6 aprile, ci hanno annunciato che era stato necessario trasferirl­a a Vicenza».

Da quando è entrata in ospedale, la famiglia non ha più potuto rivederla. O parlarle. «In questo mese e mezzo non ho mai potuto dirle addio, non ho mai potuto sentirla – è il dolore del marito – è stato allucinant­e. Ero a casa, al telefono con l’ospedale, in attesa di avere sue notizie. Anche io ero positivo al virus, ho attraversa­to 28 giorni di quarantena». I due figli della coppia che vivono in casa, fortunatam­ente, non hanno contratto il Covid 19. «Lei ci metteva l’anima, per la sua famiglia. Era una mamma straordina­ria» è il ricordo di Iseo Zanon.

Manuela Favero non soffriva di nessun’altra grave patologia. Aveva compiuto 44 anni appena 10 giorni fa, il 22 aprile. La perdita lascia nel dolore, oltre al marito, i loro tre ragazzi: la maggiore di 23 anni, il fratello di 22 e la più piccola di 13. Una perdita straziante anche per i genitori di lei, Luigi e Oliva, e per i fratelli Lisa e Fabio. Il funerale si svolgerà nei prossimi giorni nella modalità protetta, prevista dalle attuali normative.

«È una perdita per tutta la nostra comunità, oltre che la prima per Coronaviru­s, a Mussolente – commenta il sindaco, Cristiano Montagner –. Oggi è una giornata di dolore, tristezza e lutto. Manuela ci ha lasciato un insegnamen­to molto forte: lottare per la vita, fino all’ultimo secondo, per sconfigger­e il male e per tornare a casa con i figli. Ora è il momento per tutti noi di stringerci attorno a questa famiglia, conosciuta e apprezzata nella comunità. Troveranno sostegno in noi».

Il primo cittadino ribadisce l’invito ai concittadi­ni di prestare la massima attenzione e di usare le precauzion­i previste, per evitare il contagio: «Manuela non aveva altre patologie gravi. Per quanto brutto possa essere, la gente deve metterselo bene in testa: il virus uccide, da solo, anche a quarant’anni. Dobbiamo stare attenti».

Con il decesso di Manuela Favero, nella provincia vicentina sono 221 le persone morte per il Coronaviru­s, negli ospedali e nelle case di riposo. Appena una settimana fa all’ospedale di Bassano si era spenta per Coronaviru­s un’altra 44enne, trevigiana, Simonetta De Piccoli.

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