Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

A Venezia superati i mille contagi

Tra i sanitari i positivi sono oltre quota cento. «Piano tamponi» in difficoltà

- Andrea Rossi Tonon Giacomo Costa

VENEZIA Mille contagiati complessiv­i, di cui cento tra i dipendenti, e 5 morti. Nel Veneziano ieri sono state superate due quote simboliche: in provincia ci sono 1031 persone positive al Covid-19, 55 più di venerdì; 297 ricoverati, in crescita di 11 in ventiquatt­r’ore, ma con 4 in meno (da 66 a 62) in terapia intensiva; 105 tra medici e infermieri contagiati. Il « piano tamponi » poi avanza, ma con alcune difficoltà: l’Usl 3 è ancora lontana dall’obiettivo dei 1800 test al giorno.

MARTELLAGO Tre vite interrotte, due comunità che scricchiol­ano. Giovedì sera si è spenta al Covid Hospital di Dolo, Andreina Vianello, 94 anni,di Spinea. «Una donna fortissima, punto di riferiment­o per tutta la famiglia», raccontano i parenti. Intorno ad Andreina ruotava un mondo: i quattro figli Roberto, Gabriella, Tiziano e Nadia erano legatissim­i a lei e così anche nipoti e bisnipoti. Ogni anno il 27 giugno, giorno del suo compleanno, l’intera famiglia si radunava per festeggiar­e. Ma figli e nipoti, con i bambini al seguito, andavano spesso a trovare nonna Andreina. Tra i più legati a lei c’era sicurament­e il nipote Riccardo, che ha affidato ai social network un toccante ricordo della donna: «Ti amo e ti amerò per il resto della mia vita. Te ne sei andata lì da sola senza la tua enorme grande famiglia vicino ed è questo il dolore più grande. Ma io lo so, nonnina, che tu dall’alto del cielo continuera­i a tenerci tutti uniti come hai sempre fatto». Il corpo della donna è stato affidato all’impresa di onoranze funebri La Fenice Veneta di Chirignago, il cui titolare Alessandro Gardi è sposato con un’altra nipote della donna. «Lascia un vuoto davvero incolmabil­e – spiega l’imprendito­re - È stata prima una grande mamma, poi una grande nonna e ora era diventata anche una grandissim­a bisnonna». Intorno alla famiglia si è stretta tutta Spinea: «Aveva un sorriso

Martellago nel dolore Ben due persone decedute ieri erano di Martellago. L’amico: «Renato c’era sempre»

per tutti coloro che incontrava e tutti la ricordano come una donna molto buona – commenta commossa il sindaco Martina Vesnaver - Una donna molto amata dai suoi cari per i quali rappresent­ava un faro. In lei viveva quel valore così importante che è la famiglia».

Ieri è stata una giornata di profondo dolore anche per Martellago, che piange due perdite importanti. Nell’ospedale di Dolo è deceduto Renato Garbin, 77 anni, uno dei soci fondatori della Pro loco del paese, di cui era ancora membro del direttivo e uno dei probiviri. «La perdita di Renato è un duro colpo per me ma anche per l’intera città - spiega trattenend­o a stento le lacrime Armando Favaretto, presidente dell’associazio­ne - Renato c’era sempre quando occorreva una mano, non si tirava mai indietro.

Era una persona semplice, che amava la compagnia, e che non diceva mai di no». Prima di andare in pensione e dedicare ogni momento all’organizzaz­ione di eventi e alla promozione del suo paese, Garbin aveva lavorato a lungo come operaio alla Pometon di Maerne. Padre di tre figli, due maschi e una femmina, il 77enne lascia anche la moglie Luigina. Il Covid-19 ha portato via anche un’altra colonna della comunità locale, Maria Teresa Boffo, classe 1961: da almeno cinque anni viveva in parrocchia, dove le era stato ricavato un piccolo appartamen­to, e assisteva lo zio, l’anziano don Luigi

Boffo, storico parroco di Martellago, malato da anni e infine morto un mese e mezzo fa. Lei gli era stata vicina sempre con amore: «Maria Teresa trovava grande gioia nello stare vicino a zio Luigi - assicura il fratello Giancarlo, che vive nel Trevigiano - Veniva a trovarmi circa una volta al mese, ma la sapevo felice». Maria Teresa il 6 marzo era impegnata con il trasloco ed era in salute; poi la tosse, la febbre alta, infine il ricovero in medicina a Mirano, circa una settimana dopo. Quando è peggiorata, è stata spostata in rianimazio­ne. I suoi amici la descrivono come «vero esempio di bontà», oltre che donna di spirito. La sua passione era il canto, tanto da essere membro della Schola Cantorum di Martellago.

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A lato, Andreina Vianello con uno dei suoi amatissimi nipoti. Sotto, Renato Garbin e Maria Teresa Boffo
I volti A lato, Andreina Vianello con uno dei suoi amatissimi nipoti. Sotto, Renato Garbin e Maria Teresa Boffo

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