Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
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Via Carducci, ordinanza per In’s e bar. Nasce il Comitato dei residenti: sos al questore
MESTRE I residenti non ne possono più: persone ubriache, molestie, risse, degrado e disturbo continuo fin dalla mattina. Adesso Ca’ Farsetti dice basta, proprio nei giorni in cui gli abitanti e i negozianti della zona compresa tra le vie Verdi, Mazzini, Carducci e Felisati creano un Comitato e chiedono un intervento forte del Comune per normalizzare la situazione. Martedì il sindaco ha firmato l’ordinanza con cui introduce il divieto di vendita di bevande alcoliche e superalcoliche dalle 16.15 di ogni giorno fino alle 7 del mattino al supermercato In’s (per il bar Carducci lo stesso provvedimento era stato fatto venerdì). A poco finora sono servite le pattuglie della polizia locale stazionanti in zona, troppe le persone che creano problemi di sicurezza urbana dopo aver bevuto. Irrisoria la presenza di una guardia giurata collocata alle casse del supermercato che non è riuscita ad arginare il prelievo di alcolici da parte degli ubriachi. Non a caso è lo stesso sindaco a scrivere nell’ordinanza che «anche la permanente presenza din zona di pattuglie di polizia non costituisce un definitivo deterrente ai comportamenti inurbani ed illeciti dei frequentatori degli esercizi commerciali, sempre presenti in grande numero».
La risposta è stata quella di risolvere il problema alla radice, impedendo l’acquisto di bevande alcoliche e superalcoliche, grazie alle modifiche introdotte negli ultimi due anni e mezzo al Tuel (testo unico degli enti locali) dai decreti Minniti e Salvini. L’amministrazione ha potuto così intervenire non sulla chiusura anticipata (difficile da attuare) quanto sulla sospensione di vendita per problematiche di sicurezza urbana. Toccherà adesso al supermercato trovare le contromisure per bloccare gli sbandati, anche se un primo aiuto è stato dato già ieri dagli agenti della polizia
locale che hanno stazionato all’interno bloccando le forzature degli ubriachi. Un intervento che i residenti chiedevano da tempo. Esasperati dalla situazione lunedì residenti e negozianti, nel corso di un’assembla che ha visto la partecipazione di oltre cinquanta persone, hanno deciso di costituire un Comitato con lo scopo di interloquire con il Comune con maggior forza, tanto che il questore
Maurizio Masciopinto ha già programmato un incontro per martedì prossimo. Del resto gli episodi di degrado e minacce sono quasi quotidiani. «Ogni giorno vediamo il portico riempirsi di ubriaconi, senzatetto e incivili che bevono, sporcano, urinano e ci fanno vivere in una condizione che credo sia al limite della decenza » , scrivevano un esposto al sindaco alcuni residenti nel novembre scorso lamentando la situazione di via Carducci. A gennaio è arrivata la denuncia anche al Commissariato di polizia di Mestre in cui gli abitanti hanno sottolineato la presenza di spacciatori e ubriaconi «che non solo destano preoccupazione ai minori ed alle persona anziane di passaggio ma creano una evidente quanto inaccettabile situazione di degrado ambientale».
La sospensione della vendita dopo le 16.15 durerà un mese ma non è escluso che possa essere prorogata e diventare (quasi) definitiva. «Cerchiamo di intervenire in una situazione ormai oltre i limiti di tolleranza — dice l’assessore alla Sicurezza Giorgio D’Este — Un segnale forte a ubriaconi, spacciatori ma anche ai cittadini di vicinanza da parte dell’amministrazione comunale».
"Abitanti Condizione al limite della decenza. Problemi anche per i passanti