Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Dionisi carica il Venezia per il derby «A Verona per giocarcela alla pari»

Buone notizie anche dal fronte societario con l’aumento di capitale

- Dimitri Canello

La buona notizia alla vigilia di Chievo – Venezia è che nei giorni scorsi la società arancioner­overde ha sottoscrit­to l’intero aumento di capitale necessario per la continuità aziendale. E questo sicurament­e l’aspetto più rassicuran­te in un periodo in cui le voci che rimbalzano qua e là sulla volontà o meno di Joe Tacopina di rimanere in sella al progetto arancioner­overde ma cozzano con i fatti.

E cioè che il Venezia è vivo e vegeto, che magari non spende più come nei primi tre anni dell’era Tacopina, che magari i rapporti con uno dei soci storici Duncan Niederauer non saranno idilliaci come nei primi tempi, ma non c’è nemmeno la volontà di smobilitar­e o di mollare la società al primo che capita. Perché di soldi ne sono stati messi tanti e ne verranno messi ancora da qui a giugno, come dimostra appunto l’aumento di capitale che garantisce liquidità e gestione aziendale al club. Che poi prima o dopo possa accadere qualcosa questo lo sanno anche i muri, ma per adesso l’unica missione da compiere dev’essere quella della salvezza ed è questo attorno a cui si ragiona: «Tacopina ci ha salutati prima dell’allenament­o – spiega Alessio Dionisi – e non c’è stato nessun discorso alla squadra. Al

Penzo l’espulsione di Aramu ha condiziona­to l’intero incontro. Questa volta vogliamo giocarcela alla pari. Voglio vedere un Venezia capace di essere se stesso, non siamo in grado di fare una partita attendista, impostando­la con le ripartenze. Ormai avrete capito il modo di intendere le nostre gare. Se accade come domenica scorsa possiamo andare in difficoltà».

Il gioco di Dionisi e quello di Marcolini per certi versi si assomiglia­no, ma Dionisi intende proseguire dritto sulla sua strada per condurre la squadra alla salvezza: «Da parte nostra di sicuro non vedrete mai il nostro baricentro basso che si mette a uomo a controllar­e il trequartis­ta avversario, e il nostro trequartis­ta che impedisce tutta la partita al regista dell’altra squadra di iniziare ad impostare l’azione, io prediligo avere il possesso di palla, così riusciamo ad evitare di doverci difendere. Sappiamo che loro hanno una rosa importante, ma noi dobbiamo dare continuità di risultati in questa fase di campionato, perché anche le altre squadre muovono la loro classifica e, dopo questa partita, giocheremo due turni in casa».

Quanto alla formazione, è possibile che Monachello parta titolare, mentre i due nuovi acquisti Firenze e Longo si accomodera­nno in panchina: «Firenze lo conoscete già, e sapete quello che tecnicamen­te può fare. Per quanto riguarda Longo, ci consentirà di dare maggiore profondità alle azioni in attacco». Cosa di cui il Venezia ha assoluta necessità nel momento chiave della stagione.

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