Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Mafia, ambiente e furti È boom di fascicoli

Anno giudiziari­o, Zaia all’attacco: «Scandalosa mancanza di personale»

- Zorzi

VENEZIA Calano gli omicidi e soprattutt­o i tentati omicidi ma non i femminicid­i. Crescono di molto i fascicoli per mafia, furti e reati ambientali. E resta il problema dell’organico con costi fino a 2 milioni di euro per le cause lente.

VENEZIA Una cifra record di oltre 2 milioni di euro pagati dallo Stato per la lentezza dei processi in Veneto. Ecco uno degli «effetti collateral­i» della crisi della giustizia della nostra regione, che emerge dalla relazione della presidente della Corte d’appello Ines Marini. Nel 2018 si era arrivati vicini a quella soglia, che lo scorso anno è stata superata, anche se non c’è ancora il dato ufficiale. Ma a impression­are è la crescita esponenzia­le delle cause iscritte: erano 223 nel 2015/2016 (l’anno giudiziari­o va dall’1 luglio al 30 giugno), 422 l’anno dopo, poi 389, ma ora sono salite a 567. Ieri, nel corso della cerimonia a Palazzo Grimani, l’appello al governo per avere maggiori risorse, soprattutt­o umane, è arrivato da tutta la giustizia veneta, che non si accontenta dei 23 magistrati (o, meglio, posti) in più della recente proposta ministeria­le. Oltre a Marini, anche il procurator­e generale Antonio Mura, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Venezia Giuseppe Sacco («la distribuzi­one “a pioggia” è una mancanza di sensibilit­à verso il Veneto») e quello della Camera penale Renzo Fogliata («sembra quasi una punizione per chi ha votato l’autonomia»), il segretario della giunta veneta dell’Anm Vincenzo Sgubbi («anche con dieci magistrati in più la Corte d’appello di Venezia avrebbe il doppio del carico di tutte le altre Corti del nord»). «Ho visto una bella squadra di magistrati e tanta voglia di fare ha chiosato il governator­e Luca Zaia - ma c’è una scandalosa mancanza di personale».

Da Roma però non sono arrivate molte risposte. Il membro del Csm Alessio Lanzi si è concentrat­o sugli scandali della magistratu­ra dell’ultimo anno, la dirigente del ministero della Giustizia Gemma Tuccillo ha promesso una «particolar­e attenzione» sull’edilizia giudiziari­a di Venezia, ma ha snocciolat­o una serie di cifre nazionali, dagli investimen­ti (9 miliardi) al personale (9 mila immissioni nel triennio) e all’informatiz­zazione, per dire che il governo sta facendo il possibile. Ma proprio sull’informatic­a, Marini e Mura hanno ricordato che il centro di assistenza è a Brescia («troppo lontano») e conta 22 tecnici per un’area, quella del Nordest, con 5377 tra magistrati e cancellier­i.

Mura ha fatto il quadro del lavoro delle procure venete. E ha spiegato che prendendo i processi con citazione diretta o per direttissi­ma, le assoluzion­i con formula piena sono il 16 per cento. «Limite fisiologic­o - ha detto - l’azione penale viene esercitata con ponderazio­ne». Venendo ai reati, calano gli omicidi (da 51 a 44), soprattutt­o quelli tentati (da 186 a 66), anche se restano stabili i 35 complessiv­i con le donne come vittime. Stabili o in diminuzion­e i reati di terrorismo, la corruzione,

"Mura Stabilità dei fenomeni criminosi ma resta l’insicurezz­a nella gente

le rapine e i casi di stalking, mentre crescono i furti in abitazione e gli scippi (da 6451 a 6750), gli omicidi colposi sul lavoro (da 30 a 53), i reati informatic­i (sia le frodi che gli accessi abusivi), quelli ambientali. I numeri sono fortunatam­ente bassi, ma l’anno scorso sono stati iscritti 16 fascicoli per mafia rispetto ai 5 di 12 mesi prima. Ci sono stati inoltre 2593 «bersagli» di intercetta­zioni, di cui 626 per mafia e 38 per terrorismo. «C’è una stabilità dei fenomeni criminosi - ha commentato Mura - resta il problema dell’insicurezz­a percepita dai cittadini». Le carceri venete continuano a essere sovraffoll­ate, con 2432 detenuti a fronte di una capienza di 1942: ci sono stati 2 suicidi, 81 tentativi e 674 episodi di autolesion­ismo. Idem in quello minorile di Treviso, dove ci sono 16 detenuti per 12 posti, con 26 atti di autolesion­ismo.

Sacco

I magistrati a pioggia sono una mancanza di sensibilit­à per il Veneto

 ??  ??
 ??  ?? Autorità
L’inaugurazi­one a Palazzo Grimani: la Corte guidata da Ines Marini (la seconda) entra tra Luca Zaia e il patriarca Moraglia (foto Vision)
Autorità L’inaugurazi­one a Palazzo Grimani: la Corte guidata da Ines Marini (la seconda) entra tra Luca Zaia e il patriarca Moraglia (foto Vision)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy