Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Emozionato Ivory Visita tra i tesori di Domus Grimani
«Speechless», senza parole. Il premio Oscar James Ivory, regista e sceneggiatore americano 91enne, è rimasto estasiato ieri mattina di fronte alle sculture di «Domus Grimani 1594 – 2019», a Palazzo Grimani a Venezia. Sua guida è Toto Bergamo Rossi, direttore della Fondazione Venetian Heritage, che ha riportato nel Palazzo la collezione di statue classiche appartenuta al Patriarca di Aquileia Giovanni Grimani. Dopo Brad Pitt, Mick Jagger, Isabella Rossellini, Franco Coppola, Jeff Bezos, Jude Law, anche James Ivory è stato folgorato dalla mostra. «La visita è durata due ore: il palazzo lo conosceva bene, ma finora l’aveva visto vuoto – racconta Toto –. L’hanno colpito le aggiunte rinascimentali, con gusto classico, apportate alle statue greche e romane». Ivory, premio Oscar nel 2018 per miglior sceneggiatura non originale con Chiamami con il tuo nome, è amico di Toto da tempo. «Adora l’Italia in tutti i suoi aspetti e viene a Venezia due
volte all’anno, saranno 15 anni che è mio ospite – spiega Toto –. Camminare in città in queste giornate terse e non particolarmente affollate, per un visitatore attento come lui, è una grande gioia».
L’amore di Ivory per Venezia ha origini ancora più remote: è il 1952 quando, per la tesi di laurea, realizza un video-documentario sulla città intitolato Venice: Theme and Variations, le cui prime sequenze si aprono sui mosaici di San Marco e sui dipinti di Carpaccio. «Rivedere Carpaccio nelle stanze dedicate al Ciclo di Sant’Orsola alle Gallerie dell’Accademia, dove è stato salutato dal direttore Giulio Manieri Elia, l’ha emozionato» dice Toto, che con Venetian Heritage sta finanziando l’allestimento della nuova ala al piano terra delle Gallerie. Prossime tappe i laboratori di restauro alla Misericordia e poi altrettante visite in palazzi e chiese. «Abbiamo ancora un’intera settimana a disposizione» conclude Toto.