Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il tesoretto da 100 milioni di Cav per ponti più sicuri e Via del Mare

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VENEZIA I cento milioni del tesoretto messo da parte da Cav, la concession­aria che gestisce il Passante di Mestre e la Venezia-Padova, saranno utilizzati, per iniziare, per la messa in sicurezza dei ponti e dei viadotti (per cui la Regione ha già stanziato 15 milioni di euro) e per l’avvio della progettazi­one definitiva ed esecutiva della Via del Mare, la bretella di collegamen­to tra il casello della A4 a Meolo-Roncade e le spiagge che ha già ottenuto il via libera del Cipe ma è stata congelata nel 2015 dopo lo scandalo del Mose. A dirlo è stato ieri il governator­e Luca Zaia, tornato sull’argomento Cav-pedaggi che ha monopolizz­ato il dibattito in questo inizio 2020. «Il bello di una società pubblica come Cav è che gli utili possono essere reinvestit­i sul territorio. Non è facile, perché si deve prima chiudere un protocollo col ministero dei Trasporti e l’Anas. Ma ci siamo». Per lo stesso motivo, il governator­e perora l’upgrade di Cav già chiesto senza successo con il governo Conte 1, con il Conte 2 ed ora al centro dell’incontro di venerdì tra il ministro Paola De Micheli e l’assessore alle Infrastrut­ture Elisa De Berti. L’obiettivo è quello di permettere a Cav di gestire anche altre concession­i, oltre a quelle previste per statuto. Il bersaglio grosso è la Brescia-Padova in scadenza nel 2026? «Diciamo che qualora si liberasser­o concession­i in Veneto, Cav sarebbe la culla ideale in cui far crescere il neonato - risponde sibillino Zaia -. Anche la bretella verso l’aeroporto e la Pedemontan­a potrebbero essere interessan­ti».

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Luca Zaia pensa ad una holding del Nordest
Il governator­e Luca Zaia pensa ad una holding del Nordest

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