Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Cattolica, faro della Consob sulla sfiducia all’ad Minali
Chiesti chiarimenti. Vertici del gruppo da Buffet: «Incontro positivo»
VERONA La partita Bedoni-Minali all’interno del Gruppo Cattolica è tutt’altro che conclusa. A poco più di venti giorni dal traumatico accantonamento dell’amministratore delegato, cui il consiglio di amministrazione della compagnia assicurativa aveva ritirato ogni delega operativa nella burrascosa riunione del 31 ottobre, arriva la notizia che la Consob - l’autorità che vigila sulle società quotate in Borsa - ha acceso un faro su tutta la vicenda.
In particolare, l’agenzia Ansa riferisce che Consob avrebbe inviato nella giornata di ieri una lettera all’indirizzo della compagnia veronese, chiedendo chiarimenti e documentazione relativi alle motivazioni che hanno spinto il Cda a sfiduciare il top manager.
L’autorità di vigilanza ha assegnato a Cattolica un termine preciso entro il quale rispondere: due giorni lavorativi. Perciò il presidente Paolo Bedoni avrebbe anticipato a lunedì 25 la riunione del Cda che era già prevista per il giovedì successivo. Al Cda, va ricordato per completezza di cronaca, partecipa anche lo stesso ex Ad Alberto Minali, che, pur senza più deleghe, ha conservato il suo posto nel board della società.
Sostanzialmente diversa nella tempistica - e quindi, almeno in parte, anche nella sostanza - è la versione che filtra da Cattolica: è ben vero che la Consob ha richiesto chiarimenti sull’affaire Minali ma la comunicazione sarebbe arrivata a Verona già da alcuni giorni, tanto che il board della compagnia ha già inviato, per l’appunto entro le 48 ore fissate, i chiarimenti e la documentazione richiesti dalla vigilanza. È confermato il fatto che lunedì si terrà una riunione del Consiglio di amministrazione: gli argomenti all’ordine del giorno sarebbero altri ma, vista la situazione, non è difficile prevedere che si discuterà ancora del cambio al vertice.
I dettagli della comunicazione Consob non sono noti ma, nella sostanza, la lettera dell’autorità avrebbe chiesto a Cattolica di consegnare, entro i già citati due giorni, il verbale e la registrazione audio della riunione del Cda dello scorso 31 ottobre, quando per l’appunto Minali venne sfiduciato dal board e sostituito con il direttore generale Carlo Ferraresi. Al centro dell’interesse della vigilanza ci sarebbe anche un’altra lettera: quella che il presidente Bedoni afferma di avere ricevuto in ottobre, mittenti alcuni consiglieri che chiedevano la convocazione del consiglio per discutere delle deleghe dell’allora amministratore delegato Minali. Ma l’authority di Borsa, chiedendo l’elenco delle parti correlate, sembrerebbe anche interessata ad approfondire l’eventuale esistenza di situazioni o particolari operazioni avvenute in conflitto di interesse.
Appare del tutto evidente la correlazione, anche cronologica, tra la richiesta della Consob e il fatto che, la scorsa settimana, l’ex Ad Minali era stato sentito dalla stessa autorità di vigilanza in merito alle ragioni del suo allontanamento dalle cariche operative.
Da quel 31 ottobre, il titolo di Cattolica è finito sotto tensione in Borsa, dove ha ceduto quasi il 7%. Nel frattempo, anche la Fondazione Cariverona ha mandato un chiaro messaggio di insoddisfazione al board della concittadina compagnia assicurativa, riducendo la sua quota azionaria dello o,5% e scendendo così al di sotto della soglia psicologica del 3%, che rappresenta il livello minimo fissato dalla Consob per considerare una partecipazione «rilevante».
In questa densissima settimana, il direttore generale Carlo Ferraresi e il presidente, Paolo Bedoni, hanno anche incontrato Ajit Jain, rappresentante della Berkshire Hathaway di Warren Buffett, il primo socio di Cattolica con il 9% del capitale. Fonti vicine alla compagnia hanno riferito che l’incontro sulle prospettive della società ha avuto un esito positivo e si sarebbe concluso con la conferma che continueranno gli aggiornamenti reciproci, come già avviene con altri soci e azionisti.
Il dg Ferraresi è rientrato proprio ieri alla base, dopo numerosi incontri con la comunità finanziaria nell’ambito del road show organizzato da Borsa Italiana.