Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Conto alla rovescia per la foresteria e l’ultimo edificio Pronti tra due anni
MESTRE I primi studenti inizieranno a dormire in via Torino tra due anni, ma per i cantieri non bisogna attendere ancora molto: la gara d’appalto è stata bandita e in primavera inizierà la costruzione della residenza universitaria di Ca’ Foscari a Mestre. È l’ultimo tassello, insieme all’edificio Epsilon, dello sviluppo in terraferma dell’ateneo e prevede la costruzione di un immobile, con finanziamento del Miur, destinato agli universitari che in città fanno sempre più fatica a trovare alloggi a prezzi abbordabili. La gara d’appalto è stata pubblicata nei giorni scorsi e prevede un investimento di oltre 11 milioni di euro, al netto dell’Iva. Le aziende interessate hanno tempo fino al 12 ottobre per presentare le proprie offerte, poi una commissione le valuterà e, secondo i piani di Ca’ Foscari, a marzo dovrebbe esserci la posa della prima pietra. Ma non solo della residenza. il mese prossimo sarà bandito anche l’appalto dell’edificio Epsilon, destinato a studi, uffici e sale riunioni, e i lavori dovrebbero svolgersi in contemporanea con quelli dei 142 posti letto.
Inizialmente, l’università non era sicura di voler portare una residenza studentesca in terraferma, ora però il campus di via Torino è cresciuto, nella sua biblioteca vengono a studiare anche ragazzi iscritti in facoltà del centro storico e la difficoltà a trovare un luogo dove vivere durante gli studi universitari hanno convinto l’ateneo che è la scelta giusta. I lavori saranno ultimati tra fine 2020 e inizio 2021, poco dopo cioè la fine dei cantieri dei nuovi hotel di via Ca’ Marcello, si chiuderà così il cerchio della riqualificazione di una zona che, fino a qualche anno fa, era considerata tra le più degradate della città.
Se, nel frattempo, partissero anche i lavori all’ex mercato ortofrutticolo, che confina con il campus di Ca’ Foscari ed è chiuso ormai da più di due anni, tutto il quartiere sarebbe finalmente riqualificato. Purtroppo, non ci sono novità sui piani di sviluppo per quell’angolo di Mestre: i progetti iniziali per il Mof prevedevano una darsena, tre torri con residenze, negozi e uffici e, nel caso in cui l’università ne avesse bisogno, anche un dormitorio per gli studenti. Pare però che il piano non sia più attuabile e che, al momento, prevalga lo stallo. Sul fronte, invece di Ca’ Foscari il 2018 «è un anno davvero importante», come sottolinea l’ateneo. Quest’anno si sono infatti poste le basi per ben tre residenze studentesche tra centro storico e terraferma che per il 2020 porteranno circa mille posti letto in più rispetto ad oggi. Lo scorso dicembre sono partiti i cantieri a San Giobbe dove arriveranno 220 posti. A Santa Marta, invece, dove una volta c’erano i laboratori delle facoltà scientifiche ne saranno creati 650.
Via alla gara Parte il bando per lo studentato. L’incognita dell’ex ortofrutticolo