Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Le tele di Veronese alla Flick Collection di New York
Il fervore della fede, la carica patetica, i volti segnati dall’intenso sguardo, messi in evidenza dalla perfetta architettura delle composizioni e dalle brillanti cromie. Le grandi tele di «San Girolamo nel deserto» e «Sant’Agata in prigione visitata da San Pietro», dipinte da Paolo Veronese nel 1566, sono ospiti della prestigiosa Frick Collection di New York fino al 18 marzo 2018. Il suggestivo allestimento ricrea una cappella, rimandando alla storia che sta dietro alle due opere.
Furono commissionate da Francesco Degli Alberi, confessore del convento di Santa Maria degli Angeli in Murano, per la cappella privata a lato della chiesa, dove i dipinti furono poi spostati nel 1667. Durante la dominazione francese le opere vennero trasferite nella vicina chiesa di San Pietro Martire. Da qui l’abbandono. Danneggiati dall’umidità e dalle pesanti riverniciature non originali i masterpieces sono stati restaurati da Venetian Heritage col sostegno di Bulgari, «anche con l’intento - rimarca Toto Bergamo Rossi, direttore della fondazione - di promuovere l’arte veneta nel mondo». Al museo americano sono stati posti in dialogo dal curatore della rassegna oltreoceano Xavier Salomon con le due Allegorie veronesiane presenti alla Frick. Il viaggio dei due capolavori era iniziato alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, e dopo la tappa newyorkese proseguirà al New Orleans Museum of Art.