Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Zarlino, l’esperto di musica della Serenissima
Il suo nome, un po’ naif, è ai più sconosciuto. Eppure Gioseffo Zarlino è stato il più importante teorico musicale del Cinquecento, aprendo la via all’interpretazione moderna dell’armonia. Nel cinquecentenario della nascita del musicista, la Biblioteca Nazionale Marciana, in collaborazione con la Fondazione Ugo e Olga Levi, dedica l’esposizione «Musico perfetto. Gioseffo Zarlino (1517-2017). La teoria musicale a stampa nel Cinquecento», alla Libreria Sansoviniana di Venezia fino al 31 gennaio, che ricorda questa figura rinascimentale e al tempo stesso rievoca il vivace clima culturale della Serenissima nel secolo d’oro delle arti. Teorico della musica e compositore, nato a Chioggia, Zarlino, votato alla vita ecclesiastica, si trova, nel 1541 a Venezia, alla scuola del compositore Adrian Willaert. Cantore e organista, fu chiamato alla direzione della cappella di San Marco nel 1565 e vi rimase fino alla morte. Nella sua vita austera, Zarlino ha scritto pure di matematica, astronomia e persino un trattato sulla pazienza come virtù. Curata da Luisa Zanoncelli, la rassegna presenta quaranta tra manoscritti, incunaboli e manuali a stampa di trattatistica musicale appartenenti alla Marciana, dalle nuove istanze dell’Umanesimo. Dall’Archivio di Stato di Venezia, una chicca: il testamento e inventario dei beni di Gioseffo «da cui si rileva - sottolinea la curatrice - che aveva una colta biblioteca di 995 volumi».