Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Crisi aziendali dimezzate Verona fa meglio di tutti «E ora la nuova legge»
PADOVA Diminuiscono le crisi aziendali in Veneto. Tra gennaio e settembre, infatti, sono state presentate 204 comunicazioni di avvio di procedure di crisi da parte di 178 aziende, il 48% in meno rispetto allo stesso periodo del 2016. I lavoratori coinvolti sono circa 5.600, contro i 9mila dei primi nove mesi dell’anno passato: una riduzione del 37%. Calano anche i licenziamenti (-12%), quelli individuali per motivi economici e quelli collettivi (-42%).
Se n’è parlato, ieri a Padova, al convegno «Un modello emergente di governance aziendale in vista della nuova disciplina delle crisi di impresa e dell’insolvenza». Il riferimento è alla nuova legge in materia, che sarà operativa da fine gennaio. Sempre in riferimento alle crisi aziendali, secondo Luca Romano, direttore di Local Area Network, «Verona è il luogo che ha saputo rispondere meglio, un po’ per la vicinanza alla Lombardia, un po’ per il tipo di industrie attive sul territorio, come quelle alimentari o della logistica, meno sensibili a congiunture sfavorevoli». Quanto alla nuova legge, per il deputato Alfredo Bazoli «consentirà di far emergere prima le crisi di impresa, con nuovi strumenti di allerta. Se l’imprenditore si attiva nei tempi previsti, gode di agevolazioni economiche e fiscali, nonché di esenzioni penali o di circostanze attenuanti». L’assessore veneto al lavoro Elena Donazzan ricorda che esiste un modello veneto: «La Regione si è dotata di un’Unità di crisi per affrontare le emergenze, insieme alle parti sociali e ai diversi territori coinvolti». Secondo Giovanni Costa, docente emerito di strategia d’impresa, «grazie a questa task force e per altri motivi, qui in Veneto partiremo avvantaggiati con l’applicazione della legge».