Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Brucia sterpaglie carbonizzato da una fiammata
Ieri mattina non si è presentato al lavoro così un collega, preoccupato, ha raggiunto casa sua per controllare. Non rispondeva al telefono e non era mai successo che non si facesse vivo. Quando è arrivato nel cortile lo ha trovato morto. La parte superiore del corpo era carbonizzata e di fianco al cadavere c’erano i segni di un incendio. Mentre bruciava del materiale probabilmente è stato investito da una fiammata che non gli ha lasciato scampo. Dietro alla morte di un 51enne di nazionalità indiana che viveva a Campagna Lupia secondo i primi riscontri dei carabinieri ci sarebbe un incidente domestico. L’uomo, che viveva da solo in una casa di Lova, era solito bruciare soprattutto sterpaglie, nel giardino di sua proprietà. Ed è proprio questo che ha fatto giovedì sera. Secondo la ricostruzione dei carabinieri è possibile che la vittima avesse bevuto qualche bicchiere di troppo, visto che nelle vicinanze sono stati trovati degli alcolici. Il 51enne, stando alle testimonianze raccolte, stava affrontando un periodo particolarmente difficile. È possibile che, mentre bruciava le sterpaglie, la sigaretta che stava fumando sia venuta a contatto con una tanica di benzina che l’uomo aveva con sé, un accelerante che ha utilizzato per il fuoco. A quel punto si è consumata la tragedia. Il 51enne non è riuscito ad evitare le fiamme ed è stato travolto. Trattandosi di una casa in campagna, nessuno si è accorto di ciò che stava succedendo e l’uomo è morto carbonizzato. Solo diverse ore dopo il collega si è imbattuto nel corpo senza vita. Inutile l’allarme, i soccorsi e non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Della vicenda è stato informato il magistrato di turno che deciderà se disporre un’autopsia. Dalla prima ispezione cadaverica, comunque, non ci sono dubbi che sia morto perché è stato travolto dalle fiamme. (e. bir.)