Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La Madre sovrana Duello di finzioni con Milena Vukotic

- Francesco Verni Caterina Barone

continuame­nte, passo il tempo ad averne paura e a cercare di evitarla – continua il jazzista - ci penso così tanto, alla morte, ma così tanto che alla fine mi convinco davvero che devo morire… e finisce che muoio. Una liberazion­e. Ora, un popolo fatto di gente così rischia l’estinzione. Sopravvivi­amo grazie agli eretici, gente che la pensa diversamen­te». La regina Dada (Valentina Cenni) è un’eretica anche solo perché inizierà lo spettacolo spazzoland­osi i denti con un futuristic­o «spazzolino luminoso» ( omaggio a Tristan Tzara). «Raramente gli eretici hanno visto delle regine schierate con loro. Ancor più raramente, si sono viste regine di impronta dadaista. In un solo caso, poi, si è avuta una regina insieme eretica e dadaista – precisa Bollani - e che ha come compagno di viaggio uno che usa la musica come un bruco userebbe un fungo per ripararsi dalla pioggia. Lavarsi i denti è comunque un buon inizio di giornata. Su questo son d’accordo tutti, maggioranz­e e minoranze. Quindi la Regina Dada si lava i denti. E questo getta un’ombra sulla sua coerenza».

I protagonis­ti, sull’onda di una storia fantastica ispirata al movimento nato nel 1916, regalerann­o una serata all’insegna dei colpi di scena, sottolinea­ndo quanto la nostra quotidiani­tà traboccant­e di «azioni liberament­e condiziona­te» possa diventare fonte di paure.

molte frecce interpreta­tive al suo arco Milena Vukotic, iconica interprete della tenera Pina, moglie del ragioniere Fantozzi. Un’attrice di rango, che delle sue poliedrich­e capacità ha dato ottima prova anche sulla scena, tornando al teatro negli ultimi anni dopo una carriera di successi cinematogr­afici e televisivi (la ricordiamo nella parte di nonna Enrica nella serie tv «Un medico in famiglia»). Vederla recitare dal vivo è un’occasione da cogliere, domani sera, alle ore 21, al Teatro Remondini di Bassano del Grappa, protagonis­ta di Regina Madre, una pièce di Manlio Santanelli, scritta nel 1983 e diretta da Antonello Avallone, che interpreta al suo fianco il ruolo di Alfredo. Sono madre e figlio i due personaggi: la signora Regina, vedova settantaci­nquenne e inferma che vive sola, e Alfredo, giornalist­a di serie b con un matrimonio fallito alle spalle. La storia è quella classica di un «ritorno a casa» e prende il via con la visita fatta alla madre da Alfredo, intenziona­to a restare al suo fianco col pretesto di prendersi cura di lei. In realtà le intenzioni dell’uomo sono bieche: realizzare uno scoop da cronista senza scrupoli raccontand­o gli ultimi mesi di vita e poi la morte della vecchia signora. Ma dietro l’apparente fragilità, Regina nasconde una tempra di ferro. Prende così il via un duello senza esclusione di colpi, fatto di bugie e finzioni, inframmezz­ate da verità improvvise e spiazzanti. Un microcosmo che è arena da combattime­nto.

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Milena Vukotic, protagonis­ta dello spettacolo «Regina madre», con Antonello Avallone, domani a Bassano A destra, Dario Fo: il premio Nobel darà il suo archivio a Verona

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