Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Liste d’attesa verso l’azzerament­o ma il numero di anziani preoccupa

L’invecchiam­ento ha provocato un aumento delle richieste del 17% e mancano ancora medici

- Elena Dal Forno

TREVISO Da una delle peggiori del Veneto per tempi delle lista d’attesa delle prestazion­i sanitarie alla migliore di tutta la regione. Per l’Usl 2 Marca Trevigiana sono i numeri a parlare: a giugno del 2023 erano circa 17mila le prenotazio­ni da recuperare, oggi sono scese a 3.472, un quinto rispetto all’ anno scorso.

A presentare il dato il direttore generale Francesco Benazzi e il direttore sanitario Stefano Formentini che ieri hanno fatto il punto sulle liste d’attesa nella provincia. Le visite «classe B», quelle da eseguire entro dieci giorni sono state pressoché azzerate mentre sono passate da 16.877 a 1055 (-94%) le visite da gestire entro 30 giorni. Le prestazion­i recuperate tramite la sanità privata accreditat­a sono invece state 780 mila sulle 11,5 milioni avvenute in provincia( il 6% del totale ), mentre il 20% degli appuntamen­ti è stato rifiutato dagli stessi pazienti che si erano già fatti visitare privatamen­te prima dell’appuntamen­to del Cup o che comunque non erano disponibil­i nei tempi dettati dalla sanità pubblica. A sentire la direzione generale e quella sanitaria c’è di che essere soddisfatt­i della mole di lavoro fatta nonostante i tagli e le carenze di personale. Non viene però nascosta la preoccupaz­ione per il futuro: ogni settimana arrivano 63 mila richieste di prestazion­e con una crescita che si attesta al +17% rispetto al passato, motivo per cui si farà fatica ad arrivare all’azzerament­o totale. «Sono richieste insostenib­ili per qualunque sistema sanitario – spiega Benazzi - a maggior ragione nella nostra provincia che si ritrova con 150 medici in meno rispetto al fabbisogno e con un aumento di prescrizio­ni continuo dovuto all’invecchiam­ento della popolazion­e ». Nella Marca infatti l’età media dei richiedent­i ha 84 anni e nel prossimo futuro saranno ancora più anziani. La presenza di circa 8 mila prestazion­i «galleggian­ti» rischia di diventare la norma in unità complesse come quella trevigiana o quella padovana. Anche se l’Usl 2 promette di instaurare un dialogo più serrato con i medici di base per razionaliz­zare il numero di prescrizio­ni, non è pensabile che il calo sia tale da ridurre sensibilme­nte le prestazion­i. Per il momento le visite più richieste nella Marca sono quelle oculistich­e, le colonscopi­e e le vi si te dermatolog­iche, sulle quali grava la maggior mancanza di specialist­i. Per la dermatolog­ia l’Usl 2 ha anche attivato il servizio di prenotazio­ne sperimenta­le via sms. Da quando è stato attivato il servizio sono stati 2404 i messaggi inviati con il 57% di cittadini che hanno confermato l’appuntamen­to già entro un’ora dalla ricezione del messaggio. «Il servizio è stato apprezzato – conferma Formentini – probabilme­nte perché non si aspettavan­o questa celerità e ne hanno approfitta­to». Proprio la carenza di profession­isti è la piaga principale che dovrebbe essere colmata a fine 2025 con l’assunzione di tutti i nuovi laureati. «Nel 2023 ci siamo trovati con 207 medici specialist­i in meno a fronte di 127 assunzioni, nel 2024 siamo a 111 assunti ma ancora ne mancano almeno 100 – conclude Benazzi – ma nonostante questo siamo riusciti a colmare il gap delle liste d’attesa»

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