Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Elezioni, centrodest­ra al veleno Villanova attacca Lega e FdI: «Hanno voluto lasciarmi fuori» Scontro nella coalizione. Vittorio Veneto, il Pd: «Aperta una fase nuova»

- De. Bar.

TREVISO Gioisce il centrosini­stra che si riprende Vittorio Veneto. A destra invece infuria la polemica. A tenere banco, infatti, sono schermagli­e fra alleati del post voto che riguardano non solo l’esito delle elezioni nella Città della Vittoria: a campeggiar­e è infatti la polemica innescata da Alberto Villanova, consiglier­e regionale della Lega e capogruppo del Carroccio, che accusa il suo partito e gli alleati di Fratelli d’Italia di averlo voluto escludere nella campagna elettorale della «sua» Pieve di Soligo, che ha visto la riconferma di Stefano Soldan proprio a spese della meloniana Alexa Spina.

Ma andiamo con ordine. «Il successo di Vittorio Veneto non si dà solo una prospettiv­a di 5 anni ma mette le basi per un ulteriore radicament­o e una possibile vittoria che va ben oltre l’orizzonte del primo mandato di Mirella Balliana» dice il capogruppo del Partito Democratic­o Marco Dus. «Al di là del risultato numerico della consultazi­one - torna a dire Dus - si respirava un’aria nuova, un entusiasmo che, stando anche ai primi risultati sui flussi elettorali, ha contagiato anche parte dell’elettorato del centrodest­ra che invece al primo turno era stato trainato dal voto delle elezioni europee».

A 48 ore dall’affermazio­ne della Balliana è ovviamente scattato il toto giunta. Quattro dei cinque assessori sarebbero stati già decisi. Tra i papabili ci sono il civico Giulio De Antoni mentre i due posti che il Pd avrebbe già prenotato andrebbero a Barbara De Nardi, già assessore al Sociale dell’amministra­zione Tonon, e proprio al capogruppo uscente in Consiglio Marco Dus, che sarebbe alla sua «prima» in un ruolo amministra­tivo. Mirella Balliana, che ha annunciato l’ingresso probabile di un assessore esterno, potrebbe tenere per sé la delega ai Servizi Sociali.

E veniamo al l a tempesta che infuria sui cieli del centrodest­ra. «Quello che è successo a Pieve di Soligo è stata una grandissim­a mancanza di rispetto nei miei confronti - ha tuonato Alberto Villanova spiegando la sua versione sul perché è stato escluso dalla campagna elettorale -, io posso ragionare e con la mia testa e non tanto attraverso i segretari provincial­i. Ribadisco che la s cel t a portata avanti dal mio movimento e da Fratelli d’Italia è qualche cosa che ci ha fatto perdere in maniera abbastanza netta».

«La verità - torna a dire Villanova - è che c’è stato un accordo tra quello che sarebbe stato il responsabi­le elettorale di FdI Tommaso Razzolini, che è peraltro un mio collega in Consiglio regionale, e alcuni esponenti della Lega secondo cui io non avrei dovuto partecipar­e alla consultazi­one. E quindi non sono stato i nvit ato a nessun incontro elettorale». Villanova non le manda a dire: il suo nome sarebbe comparso inoltre fra gli inclusi nelle famigerate liste di proscrizio­ne di quelli che non hanno sostenuto i candidati scelti negli accordi di coalizione. E per quanto il segretario provincial­e della Lega Coin abbia più volte ricordato che il capogruppo in Regione non era tra i nomi finiti nel tritacarne del disciplina­re, Villanova spara ad alzo zero sia sul suo partito che Fratelli d’Italia. «Non accetto - attacca - di passare come capro espiatorio. Quella scelta sarebbe stata informata anche la segretaria provincial­e della Lega. Non avrei dovuto mettere il becco a Pieve di Soligo. E così, mio malgrado, ho fatto».

❝ Marco Dus (Pd) Con Balliana abbiamo posto le basi per un ulteriore radicament­o e altri successi

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I festeggiam­enti Mirella Balliana, eletta lunedì sindaco di Vittorio Veneto

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