Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Gli aggressori di Udine erano in una baby gang

Due dei tre trevigiani sono già a processo per lesioni a un barista di Conegliano

- De.Bar.

UDINE Due dei tre trevigiani arrestati per aver massacrato di botte venerdì notte a Udine Shimpei Tominaga, 56enne giapponese, molto noto nella città friulana per la sua attività i mprenditor­ial e di import export di mobili, non sarebbero nuovi a episodi di violenza. Nel 2022 avrebbero pestato con calci, sberle e pugni il gestore di un locale pubblico a Conegliano: aiutati da un altro ragazzo straniero, che però non è mai stato identifica­to, Samuele Battistell­a, ventenne originario di Vittorio Veneto ma residente a Mareno e il 22enne Abdallah Djouamaa, di Vittorio Veneto e residente a Conegliano, si sarebbero resi responsabi­li di una rapina aggravata e di lesioni personali. Per quella vicenda Battistell­a e Djouamaa sono a processo e la sentanza è prevista per martedì 2 luglio. I due erano noti anche per aver fatto parte di una baby gangi cui episodi div iolenza sono andati in crescendo prima nell’area del Co neglia ne se e poi anche fuori provincia. Non stupisce dunque quanto successo a Udine nella notte tra venerdì e sabato. I due, in questo caso accompagna­ti da un terzo trevigiano, Daniel Wedam, 20enne anche lui di Conegliano e da due ucraini residenti a Pescara, Ivan B ok lac ,29 anni e Oleksandr Vitaliyovj­ch Petrov, 30 anni, erano completame­nte ubriachi e avevano appena pi cc hi a to un altro r a gazzo straniero che aveva chiesto aiuto in un kebab del centro di Udine. È a quel punto che Tominaga è intervenut­o per placare gli animi. In tutta risposta uno dei tre trevigiani ha sferrato un pugno al volto del giapponese facendolo cadere a terra. Nella caduta Tominaga ha battuto la nuca sullo spigolo del marciapied­e fratturand­osi il cranio. Portato in codice rosso all’ospedale Santa Maria della Misericord­ia è stato ricoverato in coma celebrale. Da quel momento lotta tra la vita e la morte ma le speranze di poterlo salvare sarebbero ridotte al lumicino: il giapponese infatti sarebbe cerebralme­nte morto. L’accusa nei confronti dei tre trevigiani, che al momento è lesioni personali a breve potrebbe tramutarsi in omicidio.

Processo Due dei tre trevigiani accusati del pestaggio vanno a sentenza il 2 luglio prossimo

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La vittima Shimpei Tominaga lotta per la vita all’ospedale

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