Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Provincia, il Pd a Padrin: «Riprenditi le deleghe»
Il segretario dem Del Bianco contro il presidente: stai col centrodestra, decisione anticipata senza il nostro consenso La replica: falso, coinvolti tutti nel governo. I civici col sindaco di Longarone. Nuova seggiovia Passo Padon, ok finale
BELLUNO La tregua armata è durata appena poche ore. Nonostante gli sforzi compiuti dal presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, nella distribuzione delle deleghe nel nuovo consiglio provinciale, lo scontro con il Partito Democratico, che pareva inizialmente scongiurato, è divenuto frontale. Il segretario provinciale dei Dem, Alessandro Del Bianco ha chiuso le porte, rifiutando l’assegnazione delle deleghe già decise e imponendo un nuovo ordine del giorno da discutere in Consiglio il prossimo 16 maggio.
Padrin avrà poco più di una settimana di tempo per studiare una nuova strategia per tenere insieme le fila, ma ribadisce la sua linea. «Nessuna volontà da parte mia di schierarmi col centrodestra — ha detto il sindaco, ricandidato, di Longarone — Tanto che ho deciso di distribuire le deleghe a t utti, proprio perché penso che l’unica strada possibile sia quella di un governo di ampie vedute. Io mi devo dedicare alla campagna elettorale per il Comune di Longarone e ribadisco che, da parte mia, non c’è volontà di arrivare a una rottura. Il Pd proprio non lo capisco, anche se non posso dire di essere sorpreso, qualcosa avevo subodorato. Ma speravo che ci fosse un atteggiamento più responsabile».
Del Bianco, invece, ribadisce la linea decisa del Pd e attacca Padrin. «Eravamo pronti a discutere l’ordine del giorno già il 30 aprile — rievoca il leader dem — Non più tardi di una settimana fa lo stesso presidente ci ha chiesto di rinviare la discussione a dopo il deposito delle liste elettorali per le Amministrative. Anche gli altri gruppi avevano accettato, eravamo tutti d’accordo che l’ordine del giorno sarebbe stato discusso il 16 maggio, prima data utile».
Poi, secondo Del Bianco, il dietrofront di Padrin. «Dal nulla ha deciso di distribuire le deleghe — aggiunge Del Bianco — Non solo, dopo che abbiamo fatto presente la nostra contrarietà, ha comunque inviato un comunicato in cui dice che ha distribuito deleghe a tutti. Non prendiamoci in giro. Deleghe in bianco non ne vogliamo e non le accettiamo. Le abbiamo rispedite al mittente. Non è il “volemose bene” quello di cui ha bisogno questa Provincia. Padrin ha scelto finalmente con chi sta e sta col centrodestra».
Ora gli sviluppi della situazione sono imprevedibili. E si attende anche la risposta dei civici, il terzo ago della bilancia. «Aspettiamo di capire cosa decideranno — conclude Del Bianco — ma in ogni caso la nostra strategia è chiara. E non torniamo indietro».
I civici, r a ppresentati in Consiglio da Vanessa De Francesch (consigliera comunale ad Alpago) e da Matilde Vieceli (vicesindaco a Fonzaso), vanno in direzione opposta. «Il Pd non ha la maggioranza in Consiglio (tre eletti contro i 5 del centrodestra e i due civici, Ndr) — ribatte il sindaco di Cesiomaggiore, Carlo Zanella, fra gli ispiratori della lista — non capisco come possa pretendere di dettare la linea. La ritengo una forzatura e, da parte nostra, ribadiamo che le deleghe le accettiamo e siamo qui per aiutare a governare questo ente nell’interesse dei cittadini».
Intanto a Palazzo Piloni via libera definitivo alla nuova seggiovia Monti di OrnellaPasso Padon con la determina della dirigente del Settore urbanistica e mobilità che ha concluso la procedura di approvazione del progetto e ha sbloccato il rilascio dell’autorizzazione. Il progetto da circa 7,5 milioni di euro è cofinanziato per metà dai contributi regionali previsti dal bando per lo sviluppo delle aree sciabili attrezzate.