Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Trovata a terra dalla nonna, muore a 22 anni
Sofyia Ratanina, italo-ucraina, era appena stata assunta a tempo indeterminato
CONEGLIANO Si stava preparando per andare al lavoro quando si è sentita male ed è caduta a terra. A trovarla agonizzante nel bagno di casa venerdì mattina è stata la nonna che divideva con lei un appartamento in via Verdi a Conegliano. Vedendo la nipote a terra la donna ha subito lanciato l’allarme al 118. Immediatamente il medico e gli infermieri del Suem hanno capito che si trattava di un’aneurisma celebrale e, compresa la gravità della situazione, l’ hanno trasferita d’ urgenza in ospedale, al Ca’ Foncello di Treviso. Quando Sofiya Ratanina, ragazza italoucraina di appena 22 anni, è arrivata in sala operatoria è subito stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico, ma gli sforzi dei medici sono stati vani. Lunedì pomeriggio Sofiya si è spenta dopo tre giorni di agonia. La sua vicenda ha fatto in poche ore il giro della città del Cima, dove Sofiya si era trasferita da Kiev (dove era nata e vivono i genitori) ancora giovanissima e dove aveva appena iniziato a realizzarsi professionalmente. Grazie alle sue innate capacità infatti, da quattro mesi, dopo un primo contratto di apprendistato e part time, aveva iniziato a lavorare alla TreCuori con un contratto a tempo indeterminata con l’incarico di assistente amministrativo. Giovanni Lucchetta,allagu ida della TreCuori, società coneglianese che si occupa di welfare aziendale ebenefit,av eva scommesso su di lei e sul suo profilo di altissimo livello. Come si legge su Linkedin, Sofiya si era laureata nel 2022 e aveva ottenuto un master in management in attività sociali e culturali, conosceva perfettamente sei lingue, oltre all’ucraino e all’italiano, parlava correntemente il russo, l’inglese, il tedesco e il polacco.
Aveva inoltre lavorato, come copywriter, traduttrice e project manager, in varie aziende tra cui FP Model, MedExpert e Technodesignsystem. Tutto è svanito in un attimo. Nei giorni scorsi da Kiev la madre e il padre, grazie ad un permesso speciale per l’espatrio, hanno raggiunto la figlia. E domenica scorsa la comunità ortodossa ha celebrato la Pasqua, con un velo di tristezza. (de.bar.)
Il malore Sofyia è stata colpita da un’aneurisma celebrale che non le ha lasciato scampo