Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Green pass, ora controlli soft
Il vicequestore Fodarella: «Prima faremo informazione a commercianti ed esercenti che si stanno adeguando. Ero in borghese, chiesto anche a me»
BELLUNO Partenza soft. Da ieri in vigore l’obbligo di esibire il «Green pass» per entrare in bar, ristoranti, musei, luoghi al chiuso in genere. Una misura che da subito ha diviso l’opinione pubblica, tra i favorevoli (convinti che la vaccinazione sia l’unico modo per sconfiggere il Covid-19) e gli scettici, convinti che la libertà personale sia sotto attacco.
Da parte loro, le Forze dell’ordine, tenute a far rispettare la regola, hanno da subito scelto la via del dialogo e nei primi giorni di applicazione del decreto hanno garantito una linea morbida. «Come in occasione delle altre norme introdotte durante la pandemia — spiega il vicequestore Luca Fodarella — faremo prima di tutto un’intensa attività d’informazione e sensibilizzazione a commercianti ed esercenti. Perché sappiamo anche noi che non sono situazioni semplici da gestire, ci vuole sempre un periodo di rodaggio».
In questi giorni non ci saranno servizi congiunti delle diverse forze di polizia. Ognuno opererà in autonomia. «In questo fine settimana ci sono parecchie manifestazioni nelle quali è necessaria la nostra presenza — prosegue Fodarella — come il Palio di Feltre o la cronoscalata dell’Alpe del Nemotivato vegal».
In ogni caso, la prima giornata in città è filata liscia. La polizia non ha elevato nessuna contravvenzione e non ci sono state situazioni particolarmente complicate. «Mi sembra che gli operatori si stiano adeguando di buon grado — conclude il vicequestore — Per dire, oggi (ieri, Ndr) a pranzo la cameriera del locale dove ci siamo recati noi della Questura ci ha gentilmente chiesto di esibire il Green pass. Ed eravamo in borghese».
Tra i ristoratori, però, serpeggia malumore. La necessità di fare da controllori piace a pochi. Così c’è chi rinuncia ad attività e manifestazioni già programmate. Come al Castello di Zumelle, dov’è stata annullata l’iniziativa per famiglie «Dragon Castle-Il drago leggendario», in programma le ultime due domeniche di agosto. Gli organizzatori hanno
la loro scelta con un post: «Purtroppo, nostro malgrado, siamo costretti ad annullare “Dragon Castle”, visto che è rivolto a famiglie con bambini anche sopra i 12 anni. Per quanto ci riguarda, chiedere il Green pass ed escludere le famiglie è contro la nostra etica e il nostro modus operandi».
E non è questione di essere No–vax. «Sosteniamo l’importanza della salute pubblica — continuano gli organizzatori — Ma questo strumento non ha nulla a che fare con il controllo della pandemia».
Intanto nelle ultime 24 ore rallenta la diffusione del virus. Sono 13 i casi positivi segnalati da «Azienda zero» (erano 24 il giorno prima). Aumenta di una sola unità (sono 214) il dato dei bellunesi attualmente positivi. Sempre 8 (ma due si sono negativizzati) i ricoverati Covid-positivi al «San Martino».
Infine, annuncia l’Usl 1 «Dolomiti», come ogni anno, dal 9 agosto a metà settembre, l’attività chirurgica programmata negli ospedali a Pieve di Cadore e Agordo, viene rimodulata garantendo urgenze e la chirurgia in day surgery e ambulatoriale.
Protesta
Il Castello di Zumelle annulla iniziativa per famiglie «Obbligo contro nostra etica»