Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il consulente smonta le baciate: «In Bpvi al massimo 280 milioni»
Il perito di Zonin e Zigliotto: il cda non poteva distinguerle
VICENZA (f.n.) Le «baciate» in Popolare di Vicenza? Altro che il miliardo calcolato dall’internal audit dopo l’ispezione Bce del 2015 o dai consulenti della Procura. La cifra vera non va oltre i 280 milioni. A smontare la ricostruzione del miliardo di euro di capitale finanziato sotto il cui peso sarebbe crollata Bpvi, ci ha provato ieri Paolo Gualtieri, il docente di economia degli intermediari finanziari, presentatosi ieri a spiegare la sua consulenza tecnica chiesta dall’ex presidente Gianni Zonin e dall’ex consigliere Giuseppe Zigliotto.
In una minuziosa ricostruzione andata avanti per tutta la giornata (con un’interruzione di un’ora e mezza a causa di un malore di una dei tre giudici), riassunta in una relazione di 72 pagine discussa in aula, il docente della Cattolica, già consulente di parte per Zonin nel procedimento civile sull’insolvenza, ha duramente censurato le quantificazioni delle «baciate». Passate al setaccio con un programma statistico e un team di altri quattro tra economisti e giuristi, arrivando ad una conclusione clamorosa. Applicando in maniera rigorosa i criteri, è la tesi di Gualtieri, i 1.036 milioni di «baciate» si riducono ad un quarto, ad un massimo di 278 milioni (66 milioni negli aumenti di capitale, 211 sulle compravendite di azioni esistenti sul mercato secondario), che scendono a 264 milioni (58+205), se si escludono le «baciate» parziali, quelle in cui solo in parte il finanziamento era servito a comprare azioni, dove il collegamento tra finanziamento e acquisto non è chiaro.
La tesi di Gualtieri, è che alla fine si sia trattato come «baciate» tutte le situazioni in cui un soggetto che ha acquistato azioni fosse stato finanziato dalla banca. «L’operazione di finanziamento deve avere la finalità di acquistare azioni. Ci dev’essere il nesso teleologico - ha sostenuto il consulente -. Non è vero come ho sentito in questo processo che se c’è un finanziamento e un acquisto devi dedurre». Gualtieri ha ricostruito l’evoluzione delle leggi, distinto gli aumenti di capitale dall’assistenza finanziaria nella compravendita di azioni già esistenti tra soci, in cui la «baciata» è tale solo se chi riceve il finanziamento non ha altri mezzi per restituire il finanziamento se non la vendita delle azioni.
Poi Gualtieri applica criteri temporali, mostrando come siano stati considerati «baciati» anche acquisti di azioni a distanza di mesi e anni dai finanziamenti. E come le «baciate» vere si concentrino in un nucleo ristretto di una cinquantina di clienti.
L’ultima parte riguarda la responsabilità del cda sul fenomeno. La tesi è che tra secondo trimestre 2012 e primo 2015 siano passati in consiglio 4.164 finanziamenti e approvate vendite di azioni Bpvi a oltre 42 mila soci . Un numero enorme per permettere di vedere i finanziamenti correlati. Senza contare,è la conclusione di Gualtieri, che i finanziamenti ritenuti correlati dai consulenti della procura passati per il cda sono appena 62 su 4.164 per 257 milioni, lo 0,3% di quanto deliberato.
Gualtieri Non basta che un acquirente sia stato anche finanziato