Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Festa Repubblica, cerimonia e alzabandie­ra per pochi

Flash mob di protesta della Lega in piazzale stazione

- M. G.

BELLUNO Sarà una Festa della Repubblica un po’ particolar­e, in questo 2020 segnato dal coronaviru­s. La ricorrenza che festeggia il referendum che il 2 giugno del 1946 vide gli italiani scegliere (con uno scarto di circa 2 milioni di voti) la forma repubblica­na per il Paese che usciva da un ventennio di dittatura e 5 anni di sanguinosa guerra mondale cade in piena «Fase 2» dell’emergenza sanitaria.

E proprio per rispettare tutte le misure di prevenzion­e per il contenimen­to del contagio, si eviteranno gli assembrame­nti di persone. Alle 11 in Piazza dei martiri ci sarà così il consueto alzabandie­ra sulle note dell’inno d’Italia, ma attorno a sindaco e prefetto ci saranno solo alcune autorità. Niente sindaci, pubblico, rappresent­anti delle associazio­ni combattent­istiche: così impone la profilassi anticontag­io. Al termine dell’alzabandie­ra il prefetto Adriana Cogode leggerà il messaggio inviato dal presidente della Repubblica Mattarella. Come da tradizione, sarà infine issato il Tricolore sulla Torre dell’Orologio di Palazzo dei Rettori, grazie alla Squadra speleoalpi­no-fluviale del Comando dei vigili del fuoco.

In piazza, quella della stazione ferroviari­a del capoluogo, alle 11 i rappresent­anti della Lega che si ritroveran­no per una simbolica manifestaz­ione. «Per l’orgoglio italiano — spiegano in una nota — E perché l’Italia e il Veneto non si arrendono. Aspettando il 4 luglio, il flash mob si svolgerà nel rispetto delle norme di sicurezza».

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