Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Mascherine, guanti e gel Click day-flop in provincia
Virus, Confartigianato: «La montagna, indietro sul digitale, penalizzata»
BELLUNO «La montagna esce ancora una volta sconfitta. Bisogna cambiare sistema, altrimenti il mondo dell’artigianato dovrà continuare ad arrangiarsi come ha fatto finora». Non nasconde la delusione Clauda Scarzanella, presidente di Confartigianato Belluno, per la procedura di rimborso da parte di «Invitalia» per i Dpi (Dispositivi di protezione individuale) acquistati dalle aziende. Non è piaciuto il ricorso al «Click day» che, per Scarzanella, si è rivelata «una lotteria in cui vince solo chi è più fortunato o più veloce. Ovviamente le infrastrutture digitali della montagna non reggono il passo. La speranza è che le opportunità per le imprese siano offerte con altre modalità rispetto ad ora».
La necessità di risorse aggiuntive e il loro corretto indirizzamento, soprattutto nel sociale, è una necessità che si avverte anche a livello comunale ed è il filo conduttore del documento in sei punti presentato al sindaco Massaro dai tre gruppi che compongono la sua maggioranza. Due pagine ricche di spunti e impegni, suddivisi secondo una scaletta di sei priorità.
Sopra tutto, il sociale. «Il Comune — si legge nel documento — deve saper individuare i bisogni delle persone e soddisfarli». I capigruppo individuano alcune categorie particolarmente a rischio: cassintegrati in attesa di pagamenti; lavoratori occasionali, interinali, stagionali, non regolari; tirocinanti extra currito culari. Serviranno, è sottolineato nel documento, risorse aggiuntive nel settore. «Che andranno ben indirizzate» spiegano i tre capigruppo.
Altro tema fondamentale, l’istruzione. «Su questo tema sgomberiamo il tavolo dalle polemiche — si legge ancora — Seppur con modalità diverse, tutto il consiglio comunale ha dimostrato unità di intenti». La scuola online rischia di lasciare indietro molti ragazzi , «e non solo per colpa della mancanza di device», rischiando di accentuare le sofferenze psicologiche.
Ecco perché, è la richiesta della maggioranza consiliare, serve monitorare al meglio ogni situazione, sopperendo con piccole realtà «in presenza» laddove sia più accentuail «Digital divide» (Divario digitale).
Altri temi caldi da afftontare, commercio, cultura e sport e un nuovo e più prolifico dialogo con l’Usl 1 «Dolomiti».
Quest’ultima ha diramato ieri i dati dell’attività socio-sanitaria ordinaria, ripresa dal 4 maggio. Sono state 147.125 le prestazioni, a servizio di 15.315 persone (10.928 visite, 32.351 diagnosi, 103 mila analisi), mentre sono stati 1.202 gli interventi chirurgici.
Pronta a ripartire anche la scuola «Nievo» grazie al contributo del Comitato genitori, che ha tinteggiato un’ala dell’istituto con i colori dell’autunno.
Resta tranquilla la situazione sanitaria. Anche ieri nessun nuovo contagio (totale a 1.171). Meno di 100 (per la precisione 96) i bellunesi ancora infetti, 965 i guariti. Ospedali quasi vuoti dal Covid: ci sono solo 4 pazienti in area non critica del «San Martino» del capoluogo.
Nonostante la situazione sia tornata quasi alla normalità, le multe a chi non rispetta i decreti anti-contagio rimangono. Otto nella scorsa settimana con tre giorni (giovedì, venerdì e domenica) in cui i controlli delle Forze dell’ordine hanno dato esito negativo. Il totale da inizio emergenza è di 1.152 sanzioni verso cittadini e 39 alle aziende.
Rimborsi mancati Con la procedura informatica i fondi per l’acquisto dei dispositivi protettivi
Comune in campo La maggioranza consiliare chiede più aiuti per i danni da virus