Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Nuova impennata di contagi tra gli anziani in casa di cura
Quasi cento nuovi positivi in 24 ore, ma calano ancora i ricoverati
TREVISO Ieri per la Marca era un mese da zona rossa: un mese in cui sono entrate in vigore le misure di protezione e prevenzione del contagio. Dopo una settimana di risultati tutto sommato positivi per il basso numero di contagi (dal 28 marzo solo per due volte i nuovi casi erano stati più di 50 al giorno) si torna a un +95, con due vittime negli ospedali di Treviso e Vittorio Veneto e una fuori dagli ospedali. Calano ancora i ricoveri (-24 rispetto a martedì) e rimangono stabili i pazienti più critici in terapia intensiva, facendo scendere la popolazione ospedaliera sotto i trecento pazienti, ma quel centinaio di positività al Covid destabilizza una provincia che credeva di aver finalmente arginato l’infezione, contenendola a piccoli focolai.
Un elemento incide pesantemente su questa situazione: i tamponi a tappeto nelle case di riposo e nei centri di servizi per anziani, fra gli ospiti e il personale. L’Usl 2 ha messo in atto un piano strategico diffuso sui 53 strutture per 11 mila persone, ed entro pochi giorni completerà la campionatura. L’aumento dei contagi viene spiegato in parte anche con l’attività territoriale attivata per cercare e isolare i potenziali diffusori dell’infezione da Covid. Non si tratta solo di centri anziani: i casi vengono rintracciati ancora sul territorio, sono contatti di positivi che sviluppano la malattia successivamente.
I trevigiani risultati positivi al coronavirus da inizio epidemia sono 1.863 ma, attualmente, gli ancora positivi sono 1.415: sono infatti 303 le persone che dopo l’infezione e il tampone di conferma sono risultate negative. Nei reparti dei sette ospedali coinvolti dall’emergenza sono ricoverate 252 persone in area non critica e 44 in terapia intensiva (19 al Ca’ Foncello). Non erano così poche da tempo e anche i Covid-Hospital cominciano a ridurre i numeri.
Ma se nelle strutture ospedaliere ci sono 296 persone, sono 3.742 quelle ancora in isolamento domiciliare (chi con positività e sintomi lievi, chi perché contatto di soggetto positivo): da ieri il numero delle quarantene monitorate dall’Usl 2 è sceso di 170 persone che ora possono uscire di casa. Basti pensare che il 3 aprile, una settimana fa, gli isolati erano 4.196: 454 in più di ieri.
Si aggrava ancora il bilancio del cluster «della partita a carte» che ha travolto San Fior, Orsago e Cordignano: ieri sono morti un uomo e una donna di circa 80 anni che presentavano tre o più patologie cliniche precedenti al virus. Quel focolaio che preoccupava l’Usl 2 fin dai primi giorni ha evidenziato una mortalità molto elevata: sono fino ad ora almeno 14 le vittime registrate e circa cento positività censite nell’area di diffusione. Nella Marca i decessi per esposizione al Covid-19 sono stati 145 dal 25 febbraio, con grande incidenza fra gli anziani.
Anche nei centri servizi per i disabili i test saranno effettuati entro la prossima settimana: 641 ospiti e 477 operatori delle strutture residenziali dell’Usl 2 saranno sottoposti ai test per la rilevazione di
La partita di carte Il cluster del torneo di briscola di San Fior, Orsago e Cordignano piange altre due vittime
I centri disabili Abbiamo chiuso l’accesso ai centri e mantenuto i contatti affettivi con supporti digitali
eventuali positività al Covid19, nell’ambito del piano di monitoraggio regionale. «Dal primo giorno di chiusura è stato condiviso il divieto di accesso di qualsiasi persona esterna, con contatti solo tramite supporti digitali o saluti da oltre il giardino, per la continuità affettivo-relazionale. In accordo con le task force dell’Usl 2, in tutte le strutture avvengono quotidiane rilevazioni delle eventuali sintomatologie di ospiti e operatori. Abbiamo fornito le strutture di dispositivi individuali e le abbiamo supportate con l’apporto dei medici di famiglia». Sono stati avviati progetti specifici per le uscite da casa, progetti a domicilio per le situazioni più compromesse e per l’organizzazione delle attività casalinghe.