Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Informatico sotto accusa «Guastava i computer per fatturare le riparazioni»
VILLORBA Le strategie di marketing sono sempre più sofisticate e c’è chi, per procurarsi lavoro e commesse, le inventa tutte. Un 28enne di Romano d’Ezzelino ha pensato di farlo creando continui guai nei computer di un cliente per il quale gestiva i sistemi informatici, per poi risolverli e incassare le parcelle. Per questo l’uomo, titolare di una ditta individuale di programmazione e gestione software, è finito a processo con le accuse di accesso abusivo al sistema informatico e danneggiamento. Vittima un’azienda di Villorba, che aveva affidato al programmatore l’intera gestione delle sue strumentazioni informatiche. Un lavoro che per un certo periodo aveva svolto correttamente. In seguito, però, i titolari dell’azienda si erano resi conto che i problemi con i computer aumentavano. Programmi bloccati, file spariti e password che improvvisamente non funzionavano più.
Un calvario che, di giorno in giorno, era diventato sempre più sospetto, tanto da decidere di far controllare i sistemi da un altro tecnico. Così i titolari avrebbero scoperto che il programmatore stava provocando i guasti per poter fatturare continui interventi. Il giovane si sarebbe introdotto abusivamente nel sistema e telematico dell’azienda, manomettendo i contenuti del server, spostando alcuni file in cartelle nascoste, causando il blocco del sistema informatico incluso il programma di gestione aziendale e cambiando le password dell’amministratore, per impedire l’accesso e quindi richiedere la riparazione. Accuse che il 28enne, difeso dagli avvocati Paolo Salandin e Chiara Pianon, respinge.