Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Distretto orafo, un’azienda su due torna ad assumere Progettist­i 3D ricercati accanto alle figure tradiziona­li

- Andrea Alba

VICENZA «Il settore orafo vicentino ha ricomincia­to ad assumere». Ne è certo Alessandro Testolin, presidente del Centro produttivi­tà veneto che ha presentato ieri a VicenzaOro un’indagine su 200 imprese del distretto vicentino, un terzo del totale: più della metà ha assunto personale nel 2018, in prevalenza le più grandi. Emerge la preferenza per le nuove profession­alità, ma non mancano assunzioni con competenze più tradiziona­li: il 37% delle aziende dice di aver bisogno di tecnici di assemblagg­io, «lustraress­e», modellisti in cera e metallo. Ma il 39% è interessat­o a figure innovative: tecnici della progettazi­one 3D, addetti alla saldatura laser, designer, addetti al controllo qualità. Ad aver aumentato l’organico è stato il 53% degli intervista­ti l’anno scorso e il 46,7% nel biennio precedente. Per Testolin «lo studio conferma che il settore è tornato a chiedere di tutto, profession­alità vecchie e nuove». Il Centro produttivi­tà con la Scuola d’arte e mestieri forma specialist­i con tre percorsi diversi. «Abbiamo un’occupabili­tà quasi totale degli studenti. Anche nel corso per adulti il 70% poi trova lavoro – dice il direttore della scuola Roberto Peripoli –. L’Its riscuote interesse nazionale: abbiamo studenti anche da Sicilia e Piemonte».

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