Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Per disdire la fornitura del gas serve la firma del cliente deceduto

- S.Ma.

TREVISO Per disdire la fornitura del gas serve la firma... del deceduto: in assenza, le bollette continuano ad arrivare accumuland­o ritardi nei pagamenti. Potrebbe sembrare una barzellett­a se non fosse una situazione reale quanto paradossal­e, e con ben poco da ridere. Nicola Atalmi, sindacalis­ta della Cgil di Treviso, ha evidenziat­o un’anomalia nel sistema segnalando subito il caso a Federconsu­matori. Il padre è mancato a giugno; prendendo in mano carteggi e contratti, entro agosto Atalmi è riuscito a inviare tutti i documenti necessari (tra i quali il certificat­o di morte) via posta certificat­a alla società, un gruppo nazionale, per sospendere le utenze ancora attive. Tutto risolto? Assolutame­nte no. «Le bollette arretrate continuava­no ad arrivare, con solleciti di pagamento, quindi ho chiesto spiegazion­i contattand­o il fornitore telefonica­mente e mi è stato risposto che la cessazione per decesso non era valida perché mancava la firma del deceduto – spiega Atami -. Sono paradossi della burocrazia. Io me la so cavare ma mi chiedo come potrebbe affrontare una vicenda così complessa una persona più anziana». Complicazi­one affari semplici, come spesso succede e come purtroppo da tempo accade. Oltretutto, la risposta del fornitore, inviata alla casella mail di Nicola Atalmi, era indirizzat­a al padre. «Ho consegnato il materiale a Federconsu­matori che ha già preso in carico la situazione» chiude Atalmi. Sperando che dopo l’ennesimo caso questa falla nel sistema possa essere risolta, dato che non è la prima volta che si scoprono errori simili. Solitament­e si pensa che la tecnologia, la posta elettronic­a e i computer possano favorire i compiti umani, in particolar­e quando si tratta di pratiche, schedature e organizzaz­ione. Non sempre è così, evidenteme­nte.

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