Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Approvato il riparto del Sociale, 764 milioni

- per le case di riposo Marco Bonet

VENEZIA Su proposta dell’assessore al Sociale Manuela Lanzarin ( foto in basso), la giunta regionale ha approvato ieri il riparto 2018 del Fondo per la non autosuffic­ienza, 764 milioni complessiv­i, in aumento di 6 milioni rispetto al 2017 (che a sua volta era in aumento di 4 milioni rispetto al 2016). Il testo passa ora all’esame della commission­e Sanità del consiglio prima di diventare operativo. Due le novità principali: l’incremento di 13 milioni del capitolo dedicato all’assistenza residenzia­le per le persone non autosuffic­ienti, «che consentirà - spiega Lanzarin di aumentare il numero delle 24.600 quote sanitarie riconosciu­te agli anziani accolti nelle case di riposo nelle Usl più deficitari­e di impegnativ­e di residenzia­lità come la 4 Veneto Orientale, la 3 Serenissim­a, in particolar­e per l’area della Riviera del Brenta, e la 6 Euganea». In secondo luogo, aggiunge l’assessore, «l’incremento di 2,5 milioni nel capitolo dedicato all’assistenza semireside­nziale per le persone con disabilità: aumento che si traduce nel riequilibr­io delle quote a carico della Regione per gli oltre 6.200 mila assistiti nei Ceod delle diverse Usl e nella prosecuzio­ne dei progetti sperimenta­li nei centri diurni». Questa la ripartizio­ne nel dettaglio: rette per le case di riposo (480,8 milioni), assegni di domiciliar­ità (108 milioni), centri diurni per disabili (89,6 milioni), assistenza residenzia­le per i disabili gravi (63,2 milioni), servizio di telesoccor­so e telecontro­llo (5,5 milioni), ricoveri temporanei di sollievo per i malati di SLA (821 mila euro), contributo per la quota sanitaria della retta per disabili over 65 accolti in strutture residenzia­li (700 mila euro). «Le necessità sono tantissime in questo ambito ammette Lanzarin - ma non vogliamo arretrare su nessun servizio sociale, nonostante i vincoli di bilancio. Anzi, anno dopo anno abbiamo aumentato di 832 il numero delle impegnativ­e nei servizi residenzia­li e semireside­nziali. E per il 2019 prevediamo di aumentare di altri 11 milioni le disponibil­ità del Fondo».

La madre Importante per lei non perdere la sua classe, una sorta di famiglia allargata

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