Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Silurato De Carlo campione di Meloni A Roma ci va Paolin «deputato per caso»
lui che festeggia dal balcone del municipio, lui avvolto nello striscione «Calalzo c’è», lui che taglia una torta di nero cioccolato col tricolore, lui che ironizza: «Ma se adesso mi scrivono ON, quando finisco sarà OFF?» prima di farsi fotografare sotto il cielo di Roma con Meloni e gli altri parlamentari FdI. Irraggiungibile per tutto il pomeriggio, ieri sera si è sfogato sempre su Facebook: «Politicamente non cambia nulla, Fratelli d’Italia avrà lo stesso numero di deputati e la nostra prestazione non viene certo sminuita. Come non si cancella l’immensa gratitudine che avrò sempre per gli amici e le persone che mi hanno sostenuto. Sul piano umano è una batosta incredibile. Sono conscio che nella vita i drammi sono ben altri ma ciò che provo ora faccio fatica veramente ad esprimerlo».
Al suo posto, per la Lega «pigliatutto», entra il trevigiano Giuseppe «Bepi» Paolin, 51 anni, consulente informatico sconosciuto al grande pubblico ma notissimo nel partito, visto che da trent’anni si occupa proprio degli aspetti burocratici connessi al deposito delle liste. Originario di Possagno, dove si è anche candidato a sindaco, assistente di Gianpaolo Dozzo quando questi era sottosegretario all’Agricoltura, membro del consiglio nazionale, ha scoperto proprio lui, ieri in Corte d’appello, il ribaltone: «Un’altalena di emozioni - racconta -. All’inizio ero sconsolato perché piazzato al quarto posto del listino proporzionale per me era davvero dura. La sera del 4 marzo, vedendo i risultati pazzeschi della Lega, un po’ ci avevo sperato ed ero andato a letto fiducioso ma il lunedì, letti i giornali, ho capito che non ce l’avrei fatta e sono tornato al mio lavoro di sempre. Amen, mi sono detto». Fino a ieri, quando da via Bellerio lo hanno chiamato: «Vai un po’ a vedere in Corte a Venezia, ci sono novità». Lui è andato, accompagnato dall’avvocato Alessandro Trubian, ed ecco la sorpresa: «Sono felice, ci mancherebbe. Festeggiare? Stasera con la mia compagna, certo. Ma prima c’è il consiglio nazionale della Lega».