Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Arriva lo Iov e l’Usl trasferisce il Cto tra Padova, Montebelluna e Treviso Al Ca’ Foncello si cura l’incontinenza
TREVISO Nella riorganizzazione delle specialità della sanità trevigiana sono in arrivo due novità che riguarderanno gli ospedali di Castelfranco e del capoluogo. Al San Giacomo, nella città del Giorgione, dal primo giugno sarà eliminato il Cto, il reparto per i traumi e l’ortopedia, per poter destinare un piano dell’edificio allo Iov. I pazienti della Castellana con traumi saranno condotti o deviati nei centri più vicini: è stata definita una mappa che destina a Camposampiero chi risiede nell’area più prossima al confine padovano, a Montebelluna o Treviso gli altri. Una scelta obbligata per il direttore generale dell’Usl 2 Francesco Benazzi, che ne ha già discusso con la Regione e con i sindacati: lo Iov porterà a Castelfranco un centro oncologico di riferimento per il Veneto, in stretta collaborazione con l’Università di Padova.
All’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, invece, a fine anno sarà istituita la prima unità per la diagnosi, la prevenzione e la cura dell’incontinenza urinaria e fecale: un centro di terzo livello, struttura di eccellenza nella rete regionale, prima in Veneto e in Italia. Solo nella Marca è un problema che riguarda almeno 33 mila uomini (5-10% della popolazione) e 107 mila donne (2030%), che si sovrappone ad altre patologie e trova larga diffusione fra gli over 80 ma anche per le signore dopo la gravidanza. «L’incontinenza può essere curata e prevenuta, non è vero che non c’è nulla da fare - spiega il responsabile del reparto Giulio Santoro -. Possiamo identificare con precisione le cause e scegliere tra molti trattamenti farmacologici, riabilitativi o chirurgici. Introduciamo un modello organizzativo specializzato che mira all’uso e alla valorizzazione delle risorse e competenze già presenti al Ca’ Foncello».
È una patologia tanto diffusa quanto taciuta, ma riguarda migliaia di persone. «Questa è la risposta alla domanda di salute dei cittadini che chiedono accessibilità, equità e riduzione delle liste d’attesa» ha sottolineato Benazzi.
Il nuovo centro andrà ad insediarsi nell’area medica dopo la riorganizzazione dei reparti dell’ospedale, in vista della ricollocazione generale che si avrà dal 2021 con la realizzazione della Cittadella della Salute. Sabato dalle 8 alle 16 a Castelfranco si tiene un convegno sul tema aperto alla cittadinanza.
Il polo oncologico Benazzi: «Dobbiamo liberare quel piano per il nuovo centro di riferimento veneto»