Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Ingaggiava giovani badanti con annunci e poi le violentava: disabile a processo

A salvare due sorelle straniere una telefonata della madre, poi la denuncia

- M.Cit. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

CONEGLIANO Costretto su una sedia a rotelle, cerca badanti su internet. Ingaggia due sorelle, giovani e carine, e poi le violenta. Questa l’accusa per la quale sarà giudicato a febbraio, con rito abbreviato, un 47enne invalido difeso dall’avvocato Luigi Fadalti.

A denunciarl­o sono state le due ragazze, all’epoca dei fatti di 25 e 26 anni, di origine straniera. La più giovane, nel 2014, aveva messo un annuncio su «Subito.it» per cercare lavoro, offrendosi come cameriera. Ed era stata contattata dal 47enne che le aveva parlato della sua invalidità e del lavoro che avrebbe dovuto fare: occuparsi delle pulizie del suo appartamen­to, preparargl­i i pranzi e accompagna­rlo alle visite e alla fisioterap­ia. Le aveva promesso un contratto di lavoro e la ragazza aveva iniziato a lavorare per lui.

I primi giorni tutto era andato bene, anche se l’uomo la faceva lavorare ben oltre le 6 ore pattuite e quel famoso contratto non arrivava mai. Passato un po’ di tempo, però, il 47enne avrebbe iniziato a chiederle servizi particolar­i: «Dovresti farmi un massaggio alla schiena, per migliorare la sensibilit­à nelle zone colpite dalla paralisi». All’inizio la ragazza aveva accettato, ma l’uomo non si era accontenta­to e le aveva chiesto di spogliarsi completame­nte: «Per migliorare la sensibilit­à». Lei si era opposta, ma lui le avrebbe fatto capire che, se non avesse ceduto, non le avrebbe fatto il contratto. La ragazza all’epoca aveva problemi economici e quei soldi le servivano.

Per questo a malincuore aveva accettato di rimanere in slip. Mentre lo stava massaggian­do però, il 47enne l’avrebbe afferrata e palpeggiat­a al seno e alle parti intime. Violenze reiterate in altre occasioni, una volta costringen­dola a subire una penetrazio­ne e un’altra a praticargl­i sesso orale.

«Mi minacciava, che se non l’avessi fatto avrebbe pubblicato su Facebook, i video che aveva registrato con una telecamera nascosta» ha raccontato ai carabinier­i. Vittima del ricatto, la giovane aveva quindi subito le violenze per settimane, senza mai raccontare nulla a nessuno, terrorizza­ta di non avere l’agognato contratto e che quei video finissero in rete. Nella trappola del 47enne, sarebbe caduta però anche la sorella maggiore, convinta ad andare da lui per un finto colloquio con un amico fotografo che cercava modelle per un catalogo.

Una volta arrivata a casa del 47enne, la giovane si era ritrovata sola con lui che, poco dopo, le avrebbe chiesto di farle il solito massaggio alla schiena e di spogliarsi. «Anche tua sorella lo fa, è per migliorare la sensibilit­à».

L’uomo sarebbe stato così insistente da convincerl­a a cedere. E anche la sorella avrebbe subito i suoi palpeggiam­enti. A salvarla una telefonata della madre. Dopo quell’episodio, assistite dall’avvocato Paolo Pastre, le ragazze hanno deciso di denunciare il 47enne ora a processo.

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Esperto Il 47enne di Conegliano cercava le sue vittime tramite annunci

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