Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Segre all’assessore: «Un errore finanziare soltanto film regionali»
Aconti fatti, sarebbe meglio incontrarsi e parlare. Perché la partita di ping-pong tra il regista padovano Andrea Segre e l’assessore alla Cultura della Regione, Cristiano Corazzari, rischia di assomigliare a una serie tv. L’altroieri l’assessore ha visto il film di Segre
L’ordine delle cose che tratta il tema dei respingimenti in Libia, e ha detto alcune cose – sull’impostazione del film e sul bando per i finanziamenti regionali – che non sono andate giù al regista. «Sui bandi – ha spiegato Segre – ha fatto un errore, forse non si è mai studiato come funziona una film commission e come si fa a far crescere la relazione tra il cinema e la Regione Veneto. Scopo delle film commission è finanziare film che sappiano trovare in regione luoghi, capacità, professionalità per produzioni nazionali e internazionali e aiutare gli artisti locali a raccontare il mondo. Dire “finanzieremo film regionali” è un errore strategico». L’altra cosa che a Segre non è andata è la critica alla scelta di una ragazza somala. Per Corazzari sarebbe strumentale. «Ho scelto la Somalia perché ho trovato una meravigliosa attrice somala. È molto grave se l’assessore dice che lei, in quanto rifugiata, aveva diritto a uscire dal centro dove è rinchiusa nel film. Perché allora vuol dire che quanto sta succedendo in Libia è ancora più grave. Chiudo dicendo che sono d’accordo di non parlare dei rifugiati. È vero che tante persone sono costrette per viaggiare a fingersi rifugiati perché non esistono più canali per poter migrare regolarmente da Paesi che hanno situazioni economiche pesanti. Se accettiamo che si può muovere solo chi ha potere economico, rischiamo che anche i nostri figli siano schiacciati e non possano più farlo.