Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
La Regione «adotta» l’Home «Investiremo nel festival»
Caner: «Muove denaro e turismo». 20 mila al debutto, folla per i Duran Duran
TREVISO La Regione punta gli occhi su Home Festival. La rassegna musicale trevigiana continua a macinare numeri da record e ora in riva al Canal Grande si valuta la possibilità di entrare nel business o quantomeno nell’area espositiva. A darne l’annuncio nel corso della conferenza stampa d’apertura della kermesse è stato l’assessore regionale al turismo Federico Caner. «Sono attese almeno 90 mila persone, il 65 per cento arriverà da fuori regione o dall’estero. La provincia di Treviso è cresciuta del 10 per cento dal punto di vista turistico nell’ultimo anno. C’è un fermento importante e questo è il momento di agire». Legare dunque il nome di Home a quello del Veneto. «La nostra Regione – ha proseguito Caner - vuole caratterizzarsi come destinazione giovane e sicura. Questo, anche in termini di sicurezza, è un festival invidiato a livello internazionale. Si stima che ogni euro speso nell’organizzazione generi un indotto di 15 euro. Per questa ragione abbiamo deciso di accompagnare l’evento con l’investimento, dalla prossima edizione, anche della Regione. L’obiettivo è quello di entrare nell’area con stand di promozione della provincia di Treviso ma anche del resto del Veneto».
Caner Vogliamo distinguerci come regione giovane e sicura Lombardi Abbiamo coniugato cultura, economia e sicurezza assoluta
Dopo la «data zero» ad ingresso gratuito, mercoledì, ieri sera è toccato ai Duran Duran salire sul palco. Code agli accessi già dal tardo pomeriggio e occhi puntati sulla viabilità per limitare al massimo gli ingorghi. «Siamo arrivati all’obiettivo che ci eravamo fissati – ha spiegato il fondatore di Home Festival, Amedeo Lombardi - per la prima volta abbiamo coniugato due mondi apparentemente distanti: quello della cultura e quello economico. Abbiamo le stesse misure di sicurezza di un aeroporto. Non ci pieghiamo al terrore.
Manildo La crescita di questo evento può essere ancora enorme
Il merito è della squadra ma anche delle forze dell’ordine, e del personale degli uffici del Comune e delle istituzioni che ci hanno aiutato. All’apertura abbiamo registrato 20 mila presenze (numeri superati ieri sera, ndr.) . Superando tutte le aspettative. Home Festival è diventato uno spartiacque, c’è una Treviso prima di Home e una Treviso dopo Home».
«La Marca è nella storia come lo è il Festival di Woodstock» ha sintetizzato Gianni Garatti, a capo del consorzio di promozione turistica della Marca, esponendo il bilancio positivo per il settore ricettivo che lascia intravvedere segnali di soddisfazione. «Uno dei nostri obiettivi è far crescere questo settore – ha spiegato il numero uno della Camera di Commercio, Mario Pozza – se ci sono i turisti lavora tutta l’economia. Treviso è tra le prime province in Italia per il fatturato di intrattenimento e eventi musicali». «Sono convinto la crescita di questo Festival sia inarrestabile – ha rilanciato il sindaco di Treviso, Giovanni Manildo – la risposta degli uffici del Comune è stata buona e la macchina della burocrazia non ha ostacolato il lavoro degli organizzatori».
Insomma, tarallucci e vino? Neanche per sogno. Su Facebook qualcuno polemizza con l’organizzazione. Dal divieto di entrare con gli accendini, alle birre troppo costose, passando per le code per cambiare i gettoni con cui si effettuano gli acquisti nell’area. «In questo modo – chiude alle polemiche Lombardi – abbiamo dato modo a tutti di parlarne». Sorrisi, strette di mano abbracci e fotografie.