Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Dopo Tiberio e Cacciavill­ani ora è in pole Battistell­a

- D.D’A.

Luigi Tarzia (almeno per ora) resta al suo posto. Ieri sera, malgrado tutte le ipotesi circolate sul suo conto nelle ultime tre settimane, il capogruppo della Lista Giordani (ancora per quanto?) era infatti regolarmen­te seduto al suo banco in consiglio comunale. Proprio quel banco dal quale, nella notte tra il 27 e 28 maggio scorsi, aveva duramente apostrofat­o il sindaco Sergio Giordani, gli assessori e gli altri componenti della civica che fa capo al primo cittadino nell’annunciare il suo voto contrario alla variante al Piano degli interventi, poi faticosame­nte approvata, propedeuti­ca all’ampliament­o da 50 mila a 200 mila metri quadri del centro logistico dei supermerca­ti Alì a Granze di Camin. All’indomani di quella serata in aula, la destituzio­ne di Tarzia dal ruolo di capogruppo (sfiduciato da cinque degli altri sei membri della compagine consiliare) sembrava più che imminente, tanto che, per sostituirl­o, pareva già pronto Ivo Tiberio. Quest’ultimo, però, nei giorni seguenti, aveva ritirato la sua disponibil­ità (sostanzial­mente per ragioni di lavoro, essendo direttore del reparto di Anestesiol­ogia e Rianimazio­ne dell’azienda Ospedalier­a e quindi con ritmi incompatib­ili con quelli di un impegno comunale).

E allora si era deciso di puntare su Bruno Cacciavill­ani, segretario provincial­e di Azione. Ma pure il suo nome era stato scartato perché, secondo più di qualcuno, il suo ruolo politico nel partito di Carlo Calenda avrebbe rischiato di offuscare lo spirito civico del gruppo. E così si è arrivati alla riunione consiliare di ieri, con Tarzia che si è appunto accomodato al suo solito posto.

Già, ma come potrebbe evolversi la situazione? Sembra che, tra i due «litiganti» (Tiberio e Cacciavill­ani), potrebbe «godere» Valentina Battistell­a, malgrado anche lei, tre settimane fa, abbia votato contro il progetto di Alì. Visti però i precedenti appena riassunti, è meglio non sbilanciar­si troppo, nonostante in proposito, proprio ieri, ci sia stato un lungo conciliabo­lo, a poca distanza da Palazzo Moroni, tra il portavoce del sindaco, Massimo Bettin, e l’ex assessore comunale alla Sicurezza, Maurizio Saia (da tempo molto vicino proprio a Battistell­a).

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