Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Padova, più punti (e critiche) La guida per sperare ancora

Biancoross­i all’inseguimen­to del Südtirol. Ecco cosa funziona e cosa no

- Dimitri Canello

Non bastano due punti in più rispetto alla passata stagione. Non bastano tredici risultati utili consecutiv­i. Non bastano cinque vittorie e un pareggio nelle ultime sei. Non basta una media punti di 2,16 punti a partita. Quando di fronte c’è un avversario (il Südtirol) che non sbaglia mai, a cui gira tutto bene, che prende 5 gol in 23 partite, che sa far girare quasi sempre gli episodi dalla sua parte, per il Padova la frustrazio­ne è il sentimento prevalente.

Ambiente e tifosi

Dal punto di vista ambientale, la tifoseria è una pentola a pressione. Sui social si moltiplica­no le richieste di esonero di Massimo Pavanel, che gode ancora della fiducia della società. Certo, la squadra nelle ultime tre partite non ha convinto più di tanto, ma come si fa a mandare via un allenatore in queste condizioni? Sui tribunali virtuali la sentenza su Pavanel è stata già emessa e persino quando la squadra inanellava vittorie su vittorie c’era chi ne chiedeva la testa. Difficile lavorare in questo clima, perché l’impression­e che il tecnico faccia convergere su di sé tutta la frustrazio­ne per l’epilogo del campionato scorso, perso al fotofinish sia nella regular season sia ai playoff.

Dezi

In questo quadro, in cui le colpe di Pavanel sono relative, un errore il tecnico lo ha commesso domenica. È sembrata una mossa poco furba quella di non schierare Jacopo Dezi, l’unico acquisto del mercato di gennaio del neo ds Massimilia­no Mirabelli, neppure per un minuto. Le qualità del giocatore non sono in discussion­e, sulla carta è un titolare e ha bisogno di essere messo nelle condizioni di poter entrare in forma il prima possibile. Almeno uno spezzone Pavanel avrebbe potuto concedergl­ielo.

Alternativ­e

Gli occhi dei tifosi sono puntati su Mirabelli. Il suo tecnico preferito, Domenico Toscano, non è disponibil­e essendo entrato

Il «caso» Dezi

Il più importante acquisto del mercato non ha ancora giocato: autogol del tecnico e uscito da Reggio Calabria per appena tre giornate nell’attuale campionato ed eventualme­nte se ne riparlerà a fine stagione. Se la situazione dovesse precipitar­e, i tecnici su piazza potenzialm­ente all’altezza del compito non sono molti. Fra questi Boscaglia, l’ex Bisoli, Nesta, Breda.

L’avversaria

In questo quadro il Südtirol non si ferma e sta facendo un campionato migliore persino di quello scorso della Ternana dello scorso anno, capace di conquistar­e la promozione con largo anticipo nel girone C. Questo Südtirol sta riuscendo a fare ancora meglio. Ha 59 punti, ha la difesa meno battuta d’europa assieme a quella dell’ajax (5 gol al passivo) e sinora non ha mai perso. In tutto 18 vittorie, 5 pareggi e nessuna sconfitta. Domani recupererà la partita contro la Virtus Verona e, se dovesse vincere, salirebbe addirittur­a a quota 62, a +10 sul Padova. Sarebbe una sorta di de profundis anticipato sulle ambizioni di promozione diretta per il Biancoscud­o, partito a inizio anno coi favori del pronostico e schiacciat­o sotto il peso dei successi altrui. Più che dei propri demeriti, che pure ci sono.

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Battaglia Il Padova è al secondo posto: cinque vittorie nelle ultime sei

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