Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Nomina del direttore al «Sociale» La Lega attacca direttamente Gaffeo
Dopo il ricorso al Tar sul duello finale tra Puxeddu e Romani
Continuano le polemiche dopo il ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) di Federico Pupo, direttore del Teatro di Legnago nel Veronese e della rassegna «Asolo musica», sulla nomina del direttore artistico del Teatro Sociale, Luigi Puxeddu.
Ricorso perché — in base al curriculum — Pupo non è riuscito ad accedere all’ultimo passaggio del concorso, il colloquio, al quale furono ammessi solo Puxeddu e l’ex direttore artistico del «Sociale», Stefano Romani.
Sul caso torna la Lega, col commissario rodigino Riccardo Ruggero. «Il Sociale è uno dei più importanti gioielli della nostra città — attacca Ruggero — e subirebbe un enorme danno d’immagine se si confermasse che, per una nomina di questa importanza, sia stata maggiormente valutata l’appartenenza politica e non esclusivamente competenza, esperienza, professionalità e curriculum. Va ricordato che il signor Puxeddu era candidato nella lista civica di Gaffeo». Conclude Ruggero: «Confido che la magistratura farà luce sulla vicenda, ma se il sospetto dovesse essere confermato, sarebbe un fatto molto grave e renderebbe il sindaco Gaffeo colpevole di aver danneggiato l’immagine non solo del Teatro Sociale, ma anche di tutta la città».
Più articolata la posizione di un altro esponente dell’opposizione, il consigliere Antonio Rossini (Monica Gambardella sindaco).
«Evitiamo insinuazioni — afferma Rossini — nella vicenda della nomina del direttore del Sociale. Primo: non è una nomina politica, ma è stata conferita a un vincitore di concorso dopo più selezioni. Secondo: la selezione è svolta da dirigenti e funzionari pubblici, non dai politici. In questo momento evitiamo di dequalificare la politica e di tirarla dentro alle polemiche anche quando non c’entra e non ha responsabilità».