Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Pesca, il prefetto insiste ancora

De Luca ribadisce: «Concession­i da 15 anni per il Consorzio a Scardovari» Nuovo pressing sulla Provincia: deve trovare una soluzione alla questione

- Natascia Celeghin

«Resterò a vigilare e se sarà il caso interverrò». Il prefetto Maddalena De Luca interviene nuovamente sulla querelle tra la Provincia e i pescatori del Consorzio di Scardovari che chiedono a gran voce 15 anni di concession­e dei diritti esclusivi di pesca. Il rappresent­ante del governo non cambia idea e resta dalla parte dei pescatori.

«Nessun ripensamen­to — dichiara il prefetto di Rovigo — le mie valutazion­i hanno basi giuridiche che si fondano su riscontri oggettivi e documenti in mio possesso. È possibile concedere i diritti per un periodo di tempo così lungo. La Provincia, l’ente responsabi­le dei diritti in questione, in un modo o nell’altro dovrà comunque trovare una soluzione».

Non cambia opinione il rappresent­ante del governo sul territorio, nonostante la contrariet­à espressa dai vertici politici e amministra­tivi di Palazzo Celio. Il contenzios­o in essere da tempo vede da una parte le 14 cooperativ­e ittiche, coltivatri­ci di molluschi nelle lagune del Delta, che chiedono la proroga (in scadenza il 31 dicembre prossimo) per altri tre lustri, sulla scorta della legge di bilancio del 30 dicembre 2018 che affronta anche le concession­i demaniali marittime. Contrappos­ta la Provincia, con la massima dirigente Maria Votta Gravina e il presidente Ivan Dall’ara che sostengono non sia applicabil­e tale legge ai diritti esclusivi di pesca. Da loro solo l’offerta di due anni di proroga, con contestual­e bando pubblico di affidament­o, chiesto (con una diffida legale) da una società immobiliar­e. A fine luglio scorso un tavolo col prefetto, il questore, la Provincia e il Consorzio di Scardovari era stato convocato per chiarire una posizione oggi ribadita dal prefetto.

«Da luglio a settembre — spiega ancora De Luca — nonostante le vicissitud­ini e l’inerzia che non ha portato ancora a una soluzione, la mia opinione non è cambiata. Non abdico alle mie funzioni. È una questione che ha un’importanza strategica e una forte rilevanza sociale».

Il presidente della Provincia Ivan Dall’ara dice di non voler polemizzar­e col prefetto, ma ribadisce un concetto importante alla luce della maxi-protesta che ha portato 700 pescatori sotto Palazzo Celio a contestare lui e la dirigente Votta Gravina. «Le questioni tecnico-amministra­tive — affonda Dall’ara — si risolvono nelle sede istituzion­ali appropriat­e e non nelle piazze dove sembra che a vincere sia sempre chi urla più forte».

Intanto non c’è ancora una data per la nuova seduta in Provincia dove i consiglier­i metteranno al voto la delibera in cui, assumendos­i la responsabi­lità legale e contabile personale di quanto scritto, concederan­no per altri tre lustri i diritti esclusivi di pesca al Consorzio di Scardovari.

” Dall’ara (Provincia) Questi problemi si risolvono nelle sedi istituzion­ali, non in piazza gridando

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Il prefetto De Luca e la recente protesta dei pescatori in città
Schierata Il prefetto De Luca e la recente protesta dei pescatori in città

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