Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
In quell’azienda c’è un welfare salvavita
Alle Permasteelisa screening gratuiti di 4 ore per i dipendenti, nove su dieci aderiscono
Screening gratuiti in orario di lavoro per intercettare in fase precoce eventuali patologie gravi e per suggerire, in molti casi, l’opportunità di modificare stili di vita giudicati “a rischio”. Il welfare aziendale può essere anche interpretato in questo modo e, proposta una simile formula in tempi in cui certe forme di servizi supplementari da inserire nei contratti integrativi non erano così frequenti (otto anni fa), oggi alla Permasteelisa di Vittorio Veneto l’esperienza può dirsi riuscita.
Sia perché l’adesione alla seduta di test medici, chiaramente volontaria, oggi sfiora il 90%, sia perché i numeri confermano quanto sia stata oggettivamente utile alla salute dei lavoratori.
“Chi collabora con noi – è l’espressione usata dall’amministratore delegato del gruppo dei rivestimenti architettonici, Riccardo Mollo – ha dimostrato di meritare che la nostra azienda faccia il possibile per contribuire alla massima aspettativa di vita ed al miglioramento della sua qualità”.
Dall’inizio lo screening, che dura quattro ore, è gestito dall’oncologo romano Mauri- zio Cosimelli ed avvviene in una struttura specialistica convenzionata, ha reso possibile l’individuazione di sette neoplasie maligne in fase iniziale, e dunque più facilmente affrontabili, e 53 di natura benigna. Ma non basta. L’obiettivo è stato anche quello di andare a leggere nella quotidianità privata dei dipendenti l’eventuale inclinazione a comportamenti che costituiscono fattori di rischio per l’insorgenza di patologie tumorali e cardiovascolari come, naturalmente, l’abitudine al fumo ed all’assunzione eccessiva di bevande alcoliche ma anche una attività fisica troppo limitata ed un’alimentazione squilibrata.
Messaggio ricevuto forte e chiaro, a quanto pare. Quattro individui su dieci inclini a diete ipercaloriche hanno corretto sensibilmente i loro comportamenti a tavola, il 37% dei fumatori ha abbandonato la sigaretta e l’alcol è quasi scomparso nel 50% degli assuntori classificati almeno come borderline.
Il 20% di chi sommava in sé due delle cattive abitudini sopracitate ne ha abbandonata almeno una, e così la metà di chi ne esprimeva tre. In otto anni gli screening con eventuale follow-up sono stati quasi duemila a favore di poco meno di 800 lavoratori, per un investimento a carico del’azienda, ora in mano al gruppo cinese Grandland, stimato in 250 mila euro.