Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Premio Masi I cinque vincitori tra impegno e società
Comunicati i cinque vincitori: il cardinale Zenari, Camon, Greco, Nordio e Basset
Svelati ieri da parte della presidente della Fondazione Masi, Isabella Bossi Fedrigotti, i cinque vincitori della 37esima edizione del Premio Masi. I tre riconoscimenti del Premio Civiltà Veneta sono stati assegnati al padovano Ferdinando Camon, «singolare esempio di scrittore provinciale ed europeo insieme» come sottolinea la giuria del premio; al direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco, vicentino, «egittologo e archeologo di fama internazionale», e al magistrato trevigiano Carlo Nordio, «luminosa figura di servitore della giustizia, mai disgiunta da umanità e garanzia dei diritti costituzionali». Attribuito invece al Master of Wine anglo-francese Gerard Basset il Premio Internazionale Civiltà del Vino. Infine il Premio Internazionale Grosso D’oro Veneziano va al cardinale veronese Mario Zenari, Nunzio apostolico in Siria. «L’ operare con dedizione e impegno non esibito è tratto comune dei premiati dell’edizione 2018; il nostro riconoscimento ancora una volta getta uno sguardo attento a storie personali che mirano ad accrescere consapevolezza e cultura per metterle al servizio della coscienza etica e sociale», afferma la presidente Isabella Bossi Fedrigotti. «In particolare poi, la giuria punta i riflettori sul “Pil letterario delle Venezie” attestando la straordinaria ricchezza di questa terra nel proporre figure di alta levatura culturale e artistica». Sandro Boscaini, vice presidente Fondazione Masi e presidente Masi Agricola, sottolinea che «il Premio Internazionale alla solidarietà va quest’anno a un’alta personalità veneta; si riconosce così anche una regione che nel corso della sua storia ha donato con generosità al mondo migliaia di missionari e volontari»; e continua «sempre in ambito internazionale è scelta una personalità che ha contribuito come pochi altri alla comprensione, all’apprezzamento e alla promozione del vino elemento di cultura e di economia delle nostre genti».
La premiazione si terrà sabato 29 settembre presso il Teatro Filarmonico e sarà preceduta, come da consuetudine, dalla cerimonia privata presso le Cantine Masi dove i cinque vincitori apporranno la loro firma sulla storica botte di Amarone, originale oggetto del Premio. In forma non simbolica la Fondazione Masi tradizionalmente riserva all’opera filantropica o culturale del Premiato Grosso D’oro una somma in denaro; per espressa volontà del Cardinale Zenari, sarà devoluta a sostegno di tre ospedali non-profit siriani (due a Damasco uno ad Aleppo) aperti a tutti senza distinzione di appartenenza. “Eccezionalmente per la prima volta nella lunga storia del Premio, la Fondazione Masi si appella alla sensibilità dei propri amici per un contributo a favore di questo progetto di valenza umanitaria», conclude Isabella Bossi Fedrigotti.