Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Favoritismo all’impresa edile della moglie A giudizio dipendente del Comune di Adria
Responsabile all’Urbanistica: sull’agibilità di un immobile doveva astenersi
Il 61enne adriese Giuliano Martini, dipendente del settore Urbanistica del Comune di Adria, ieri è stato rinviato a giudizio per abuso d’ufficio e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale. Solo per quest’ultimo reato è stato rinviato a giudizio anche il geometra di Gavello, Gabriele Pozzato, 59 anni. Il processo inizierà il prossimo 15 marzo.
A Martini (avvocato Sandra Passadore), viene contestato di aver favorito la moglie, proprietaria del 25 per cento di una società edile, nelle operazioni di riqualificazione di un palazzo in piazza Garibaldi ad Adria, di proprietà della ditta. Nell’aprile 2013 Martini, all’epoca responsabile dello Sportello unico per l’edilizia privata del Comune di Adria, non si sarebbe astenuto dal rilasciare il certificato di agibilità all’immobile, nonostante il conflitto d’interessi.
Invece Pozzato (avvocato Valerio Migliorini) era il titolare della società «La Torre Srl» che ha eseguito la riqualificazione. Sono state invece prescritte le accuse ad entrambi di aver commesso un abuso edilizio.
Al riguardo il sindaco di Adria Massimo Barbujani afferma di aver «già proceduto a cambiare posto di lavoro a Martini non appena emersa l’inchiesta».
Intanto, sul versante politico, per Barbujani continua a tenere con fatica il timone della maggioranza. Ulteriore rinvio, forse a domani, per la quadra tra il sindaco e Fd’I (Fratelli d’Italia)-An per il rientro in giunta di Giorgia Furlanetto, l’ex assessore all’Ambiente, allontanata dall’esecutivo per essere entrata in collisione con Barbujani sulla gestione della bonifica della «Coimpo», stabilimento di lavorazione rifiuti in cui nel 2014 morirono quattro operai sul lavoro.
Le parti starebbero limando le virgole dell’intesa, di cui si sta facendo garante Daniele Ceccarello, segretario provinciale del partito e consigliere ad Adria. Nemmeno un nuovo incontro ieri, però, è servito a risolvere il rebus.
Il sindaco Barbujani Dopo l’inchiesta lo abbiamo spostato ad altro incarico