Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La politica e il Calcio Padova Dopo l’ischemia di Giordani un infarto colpisce Simonini
L’ex attaccante non è in pericolo. Bonavina: «Smetto di fumare»
Verrebbe quasi da dire, provando a sdrammatizzare un po’, che al massimo tra una trentina di giorni, comunque vada, sarà tutto finito.
La campagna elettorale che dura ormai da più di quattro mesi non sembra proprio di quelle fortunate per gli uomini del Calcio Padova in corsa con il centrosinistra, se non altro dal punto di vista della salute. Prima l’ischemia di Sergio Giordani che ha fatto sparire il candidato sindaco per una ventina di giorni, poi, giovedì mattina, un infarto ha colpito Fulvio Simonini, 56 anni, ex attaccante del Padova (e, tra le tante, di Atalanta, Cesena, Reggina e Venezia) e aspirante consigliere comunale nella lista Giordani Sindaco.
Il fatto che sia Giordani che Simonini abbiano militato per il Calcio Padova e il fatto che Simonini si sia sentito male proprio nel giorno in cui Giordani è riapparso in pubblico (giovedì, appunto) sono solo coincidenze, ma hanno fatto preoccupare non poco l’avvocato Diego Bonavina, 51 anni, amico di entrambi, anche lui ex militante del Calcio Padova e anche lui candidato a sostegno di Sergio Giordani. «Anche Fulvio, proprio come Sergio tre settimane prima, ci ha fatto prendere un grande spavento. Ma adesso, grazie a Dio, sta benone. Non è mai stato in pericolo di vita – sottolinea Bonavina –E i dottori si sono comportati alla grande».
Simonini, volto noto in città non solo per la frequente partecipazione ai programmi calcistici sulle tivù locali ma pure per essere l’allenatore dei Giovanissimi della Sacra Famiglia ed essere attivo nel campo immobiliare, dovrà restare a riposo senz’altro fino al termine della prossima settimana o all’inizio della prossima. Al momento Simonini è ancora ricoverato nel reparto di terapia intensiva del nosocomio di Rovigo, ma non è in pericolo di vita. Al suo fianco, mentre i medici lo sottoponevano con urgenza a coronarografia e angioplastica, già giovedì mattina, sono sempre rimaste la moglie Cinzia e la figlia Clara. Il suo malore comunque è di diversa gravità rispetto a quello che ha colpito Giordani la sera del 4 maggio scorso durante un incontro con alcuni militanti democratici a Voltabarozzo e che ha visto l’ex presidente dell’Interporto rischiare gravi conseguenze, per fortuna scongiurate come dimostrato giovedì dalla sua apparizione in pubblico al Punto G di piazza dei Frutti dove è stato accolto con una grande festa.
In attesa che l’ex calciatore esca dall’ospedale per gli ultimi giorni di campagna elettorale prima del primo turno, va ricordato che Giordani e Simonini non condividono solo un passato nel Calcio Padova e un presente in politica. Entrambi sono forti fumatori (ed entrambi hanno forzatamente smesso il giorno del ricovero) esattamente come Bonavina, il terzo giocatore del Calcio Padova in campo per queste elezioni. «Il prossimo malore toccherà a me? - dice l’avvocato con un certo sospetto - Non scherziamo, dai. Intanto però mi sono convinto che ora è il caso di smettere di fumare...»