Lavori per il bypass, «Facciamo chiarezza sulle vibrazioni»
In at te s a dell ’a r r i vo delle enormi «talpe» che scaveranno gli undici chilometri di galleria da Trento nord a Mattarello, l’Osservatorio ambientale per la sicurezza sul lavoro vuole fare luce su una questione che potrebbe creare disagi sia in corso d’opera che a lavori di bypass terminati: le vibrazioni. Cantieri di questo tipo comportano inevitabilmente rischi di questa natura. Per questo, il prossimo venerdì 17 maggio presso le gallerie di Piedicastello verrà promossa una «conferenza informativa» per dare risposta alle preoccupazioni dei cittadini. L’incontro, il primo di tre totali, occuperà l’intera giornata: durante la mattinata si alterneranno relatori esperti da un punto di vista tecnico, che esamineranno rischi e soluzioni relativi al tema delle vibrazioni, portando concreti esempi di lavori già effettuati, come la galleria di Martignano e la metropolitana milanese. Nel pomeriggio, invece, ci sarà lo spazio dedicato alle domande dei cittadini che, in p re s e nz a o p p u re in streaming, potranno seguire l’intera conferenza. Al termine dell’incontro, è previsto un dibattito tra diversi rappresentanti di enti e associazioni locali. Ci saranno il dirigente provinciale Roberto Andreatta, il dirigente comunale Giuliano Franzoi, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Trento Antonio Angelini e il presidente di Confindustria Trentino Fausto Manzana. «La volontà è quella di limitare al massimo le imprecisioni. — ha spiegato Stefano Robol, il coordinatore dell’Osservat o r i o — R i u n i r e mo tanti esperti per mettere sul tavolo tutte le questioni possibili, così da essere trasparenti verso i cittadini».
Saranno proprio i trentini i protagonisti di questa conferenza, grazie alla possibilità di inviare le domande per iscritto scansionando un apposito Qr-code. I relatori risponderanno ai quesiti durante la sessione pomeridiana della conferenza. L’Osservatorio ambientale relativo ai lavori di circonvallazione ferroviaria è stato istituito nel marzo dello scorso anno, con compiti di monitoraggio e segnalazione all’Appa, l’associazione provinciale per la protezione dell’ambiente. Per quanto riguarda il rischio vibrazioni, sono stati effettuati diversi testimoniali di stato, per rilevare la situazione degli edifici lungo la fascia destinata ai lavori del bypass ferroviario. «Da questo punto di vista, possiamo dire che l’utilizzo delle frese meccaniche sarà meno invasivo rispetto allo scavo tradizionale, che si effettua con gli esplosivi. — analizza Robol — Le “talpe” danno anche garanzia per la sicurezza dei lavoratori, perché sono dotate di camere iperbariche in caso di emergenza».
Inoltre, l’Osservatorio ha sottoscritto un protocollo con Rfi e Uopsal, l’unità operativa provinciale di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro. Protocollo che prevede, oltre all’attività ispettiva, l’istituzione di un gruppo tecnico di lavoro all’interno dei cantieri.