In giro per Lubiana con la maglia gialloblù
Attesi oltre mille tifosi con le t-shirt speciali. Kaziyski: «Il club è un ingranaggio perfetto»
LUBIANA «Sono tornato a Trento con la speranza di vincere. Ci siamo già riusciti ad inizio stagione e adesso possiamo farlo di nuovo. Abbiamo dato tutto per arrivare a questa finale: non vogliamo accontentarci».
Parole e musica di Matey Kaziyski, uno dei protagonisti più attesi in assoluto di queste finali di Champions League. Basti pensare che le maglie con il numero 1 (alcune anche risalenti alle prime annate del bulgaro all’Itas) hanno iniziato a circolare per le strade della città già ieri mattina, indossate dai tifosi gialloblù che hanno deciso di raggiungere Lubiana con mezzi propri in attesa della sfida di stasera.
La maggior parte del pubblico trentino invece arriverà oggi a bordo dei numerosi pullman organizzati dalla Curva Gislimberti che partiranno alle prime luci del giorno dall’Italia ma l’appuntamento per tutti è lo stesso: l’Arena Stozice.
«Sono davvero felice di poter giocare di nuovo una finale di Champions League – ha spiegato Kaziyski – perché, anche se ne ho già giocate e vinte alcune, è come se stavolta fosse tutto nuovo. È un grande orgoglio essere giunti qui al termine di una stagione lunga e difficile. Abbiamo davanti un grande traguardo, siamo fiduciosi e vogliamo fare bene. So che i tifosi ci daranno una grande carica».
Complessivamente saranno oltre un migliaio i cuori al seguito di Trentino Volley per una rappresentanza italiana che potrebbe toccare quasi quota 3000 anche grazie alla robusta presenza dei sostenitori dell’Imoco Conegliano che scenderà in campo alle 18 per la finale femminile. Un quarto dell’impianto sarà quindi tricolore ed in particolare il pubblico trentino sarà ben riconoscibile grazie alle magliette celebrative gialle ideate dal club e dai supporters organizzati che verranno distribuite all’ingresso al palasport. Per Trento la Champions League è storicamente un terreno di battaglia congeniale e anche il capitano Kaziyski ha riconosciuto che questa ennesima finale (la nona europea nella storia del club) è frutto di un lavoro enorme.
«Restare al vertice per tanto tempo ha un significato importante. Non importa quali siano i giocatori o gli allenatori: a Trento si vogliono fare le cose per bene e ci si riesce. È come un ingranaggio perfetto che non smette mai di funzionare nel modo giusto». Dall’altra parte del campo ci sarà lo Zaksa, la stessa squadra che ha spento i sogni di gloria dell’Itas un anno fa a Verona. I tifosi polacchi sono già arrivati in gran numero a Lubiana e colorano le strade della città ormai da un paio di giorni al pari di quelli turchi del Vakifbank (finalista del torneo femminile con Conegliano). Stavolta però si spera che debbano tornare a casa sconfitti.
«Lo Zaksa ha un grande equilibrio e una bella distribuzione del gioco – è stata l’analisi finale proposta da Kaziyski –, mi verrebbe da dire che in fin dei conti siamo due squadre abbastanza simili. Mi immagino quindi una gran bella partita, tutta da vivere».