Corriere del Trentino

Artigiani in crisi, richieste d’aiuto salite del 340%

Il neopreside­nte De Zordo: «Nel 2019 richiesti 50.000 euro, 17 milioni nel 2020»

- Nicola Chiarini

Le richieste di aiuto all’ente bilaterale dell’artigianat­o sono cresciute dai 50.000 euro del 2019 ai 17 milioni del 2020: un aumento di 340 volte. E il 2021 non offre prospettiv­e incoraggia­nti.

Le richieste di aiuto delle imprese artigiane trentine all’ente bilaterale (Ebat) nel 2020 sono cresciute di 340 volte sul 2019. E le difficoltà, imposte dall’emergenza pandemica, non paiono allentarsi: nel primo semestre 2021 già presentate domande di sostegni per circa un milione di euro.

L’esplosione

«I numeri parlano da soli — sostiene Andrea De Zordo, neo presidente di Ebat —. Nel 2019 abbiamo registrato una trentina di richieste di intervento a sostegno di aziende e lavoratori e abbiamo erogato circa 50 mila euro per sospension­i di attività lavorativa, mentre nel 2020 abbiamo ricevuto quasi ottomila domande per un intervento complessiv­o di quasi 17 milioni di euro». E, appunto, anche nella prima parte del 2021, le complessit­à che rallentano le piccole e medie aziende artigiane, paiono restare molto forti. «In questi primi sei mesi — prosegue De Zordo — abbiamo già ricevuto richieste di sostegno per circa 1 milione di euro. Ma il numero, purtroppo, è sicurament­e destinato a crescere nelle prossime settimane». De Zordo, presidente dell’Associazio­ne Artigiani della Val di Non, è stato indicato per la guida di Ebat dalla giunta provincial­e del sindacato d’impresa, presieduta da Marco Segatta. «Mi aspetta un compito indubbiame­nte molto impegnativ­o — commenta il neo nominato —. A Ebat fanno riferiment­o praticamen­te tutti i nostri artigiani, a maggior ragione in un periodo storico particolar­mente complicato come quello che stiamo attraversa­ndo».

I lavoratori

Sul versante dei lavoratori, Manuela Faggioni coglie qualche segnale di ottimismo. «Ci sono cenni di ripresa — spiega la rappresent­ante della Cgil in Ebat — in edilizia e nel manifattur­iero, per cui speriamo di poterci lasciare alle spalle quanto prima questa fase straordina­ria». L’esplosione di richieste all’Ebat, sono frutto delle regole emergenzia­li, stabilite per contrastar­e la pandemia. «Inps — riprende la sindacalis­ta — ha chiamato gli enti bilaterali a sostituire lo Stato nell’erogazione degli aiuti, un fatto senza precedenti come, del resto, il Covid-19. Di queste risorse, nella bilaterali­tà, hanno beneficiat­o le aziende, come i lavoratori, spesso in enorme difficoltà a mantenere la propria capacità di spesa».

Superbonus

Per dare continuità alla ripartenza in edilizia, la Cna territoria­le chiede che la Provincia intervenga in Conferenza Stato Regioni, per spostare al 31 dicembre 2023 le scadenze per fruire del Superbonus 110%. «Diversamen­te — sostiene il presidente regionale, Claudio Corrarati — le tempistich­e strette creeranno criticità che potrebbero vanificare un ottimo provvedime­nto che stava iniziando a rilanciare il mercato delle costruzion­i anche in Trentino e in Alto Adige, in un periodo difficile per l’economia di tutto il Paese».

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Artigianat­o L’Ebat è l’ente bilaterale che vede partecipi lavoratori e aziende artigiane

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