ArtMaySound, le voci di quattro donne contro la violenza
La voce di Veronica Marchi chiuderà questa sera l’evento online «Girls 4 Girls - concerto contro la violenza di genere» (ore 20.30), organizzato da Cooltour e Centro Giovani Bluspace di Bolzano all’interno dell’edizione web di ArtMaySound 2021. La cantautrice veronese sarà preceduta dalle voci di Medea Hinteregger, Maitea e Ilaria Pastore, che daranno vita a quattro distinti live set in diretta facebook dalle pagine di Cooltour e Centro Giovani Bluspace.
Marchi è diventata nota al grande pubblico grazie alla partecipazione nel 2016 a XFactor,
ma aveva già alle spalle un curriculum di tutto rispetto con tre album di canzoni inedite e uno di cover. Il suo ultimo disco Non sono l’unica (2018) è stato pubblicato per l’etichetta Qui Base Luna e negli ultimi anni Marchi ha alternato l’attività di cantautrice e vocal coach a quella di produttrice con la fondazione dell’etichetta Maieutica Dischi, che promuove solo progetti al femminile.
Com’è nata l’esperienza di Maieutica Dischi?
«Non avrei mai pensato di produrre qualcuno in vita mia. Poi alcuni anni fa mi è capitato di scrivere canzoni per altre cantautrici emergenti e da arrangiatrice e produttrice ho scoperto un amore che ancora non avevo espresso. L’etichetta è nata un anno fa in piena pandemia con un’attenzione mirata ai progetti al femminile: Elvira Caobelli in finale a Musicultura è già una bella soddisfazione».
Che scaletta ha preparato per questa sera?
«Gli organizzatori mi hanno dato un tempo illimitato ma credo che farò un set di mezz’ora in acustico: chitarra, pianoforte e voce. I tempi online non sono quelli di un concerto live, ma cercherò di spaziare su tutto il mio repertorio, dal primo album fino a Non sono l’unica.
Quanto ha inciso quest’ultimo anno di restrizioni sulla sua attività musicale?
«Mi sono resa conto ancora di più di quanto possa essere terapeutica la musica per noi esseri umani. Di fronte a difficoltà oggettive non mi sono persa d’animo e ho cercato di suonare o comunque fare musica in ogni situazione. Fino a qualche anno fa ero allergica ai social ma quando non ci sono altre possibilità si può far passare un’emozione anche attraverso uno schermo».
In cosa consiste il suo «Astinenza Tour»?
«Mi sono proposta di andare a casa delle persone a suonare, inizialmente di quelle che già conosco. Lo scopo è quello di riassaporare l’incontro musicale più intimo, anche solo con una o due persone. L’esperienza è molto forte e credo che questa situazione la favorisca. È un’alternativa diversa al concerto di gruppo, che al momento non è ancora possibile».
Sta lavorando a un nuovo disco?
«Ho sempre scritto e continuo a farlo, a volte mi chiedo se riuscirò mai a pubblicare tutto quello che scrivo».