Corriere del Trentino

«Bene riaprire, è un segnale di ritorno alla normalità»

- E.Fer.

Nicola Malossini, lunedì si potranno riaprire bar e ristoranti. Fugatti ha anticipato Draghi di una settimana. Una buona notizia...

«Guardi, ciò che conta è aprire, tornare a una micro normalità. Io sono fermo dal 15 febbraio, con 65 dipendenti in cassa integrazio­ne. Ho fatto solo un po’ d’asporto».

Si riapre però solo all’aperto. Il gioco vale la candela?

«Se ci mettiamo a fare i conti, direi di no. Detto questo è un segnale che ci proietta verso una graduale normalità. Non è poco. Però...».

Però?

«L’obiettivo deve essere quello di tornare almeno alle regole che c’erano con la zona gialla, magari da metà maggio. Adesso scaldiamo i motori, ma abbiamo necessità di usufruire anche degli spazi interni, ovviamente con tutti i protocolli del caso e nella massima sicurezza. Io ad esempio ho investito nelle divisorie per garantire al cliente la massima sicurezza».

Quanto personale pensa di richiamare da lunedì?

«Sui due locali, una quindicina di persone»

E gli altri in cassa integrazio­ne?

«Non ho scelta. Per questo spero si arrivi al più presto a un minimo di normalità. La salute prima di tutto, ma bisogna rimettersi in moto o saranno guai seri».

Ha già predispost­o i plateatici?

«Domani (oggi, ndr) iniziamo. Un giardino per il Niky’s e due per il Forst»

Per l’occupazion­e del suolo pubblico, il Comune ha previsto agevolazio­ni?

«Sì, c’è la gratuità. Un segnale di attenzione importante».

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