Nessun colpevole per la morte dell’atleta norvegese
Silje era stata colpita da un fulmine: archiviazione per i sei indagati. E la gara torna ad agosto
BOLZANO Nessun colpevole per la morte di Silje. Dal 28 al 30 di agosto si correrà l’ottava edizione della Südtirol Ultra Skyrace 2020 che lo scorso anno venne funestata dal tragico episodio in cui l’atleta norvegese Silije Fismen rimase vittima di un fulmine nelle vicinanze del lago di San Pancrazio in val Sarentino. La Procura aveva a suo tempo aperto un fascicolo per omicidio colposo, con indagini a carico di sei membri del Comitato organizzatore: gli accertamenti — informano gli stessi organizzatori — si sono da poco conclusi con l’archiviazione per tutti gli indagati.
Fin da subito la causa della morte era stata attribuita a un fulmine che aveva colpito l’atleta, attraversandole tutto il corpo. Le condizioni meteo non erano ottimali ma non prevedevano un fortunale come quello che si era abbattuto sulla gara. Gli organizzatori, poco dopo le 18.30, avevano deciso di interromperla per via del brutale maltempo. Circa un centinaio di atleti erano stati riportati alla base dal soccorso alpino, quelli che almeno avevano raggiunto le baite o i posti di controllo. Silje correva invece ignara verso un destino crudele. Due compagni di gara avevano visto da lontano la scena, ma il cellulare non aveva campo in quella zona e i soccorsi non erano arrivati in tempo.
Gli organizzatori fanno sapere che «anche quest’anno verrà data massima priorità alla sicurezza» per minimizzare i rischi di una gara estrema, collaborando con il Soccorso Alpino e la Protezione Civile. Tra le misure adottate anche lo spostamento della data dell’evento di un mese e l’anticipo di un’ora dell’orario di partenza. (E. C.)