Corriere del Trentino

Centrodest­ra all’attacco «Il governo Andreatta ha lasciato soltanto ex»

- Donatello Baldo

TRENTO Lega, Civica Trentina e Forza Italia condividon­o la stessa visione, e assieme commentano l’ultima relazione di bilancio pronunciat­a dal sindaco Alessandro Andreatta martedì scorso in consiglio comunale: «La sintesi di un’incompiuta». E per le minoranze di incompiuto c’è «l’ex Sloi, l’ex Atesina, l’ex Lettere». In sostanza, come spiega Andrea Merler (Ct), «questa amministra­zione ha fatto scappare gli investitor­i dai progetti della città».

Merler continua la disamina di questa legislatur­a in modo severo: «Alessandro Andreatta, che ha trascorso gli ultimi 25 anni ai vertici di palazzo Geremia, prima come assessore, poi come vice e successiva­mente come sindaco, ha lasciato molte questioni inevase. Basta parlare con i dipendenti comunali — osserva — personale allo sbando che lamenta la mancanza di una guida forte. Basta prendere in mano il Piano regolatore, che si è tradotto in una piccola variante. Personale e urbanistic­a, non a caso — sottolinea Merler — sono sue competenze, ma evidenteme­nte ha preferito accentrare. Ma chi troppo vuole nulla stringe, e i risultati si vedono ».

Per Zanetti (FI), «la città dovrà essere ripresa in mano, a iniziare proprio dal Piano regolatore». Ma le critiche al primo cittadino toccano anche il tasto della sicurezza: «Questo grave problema — puntualizz­a il consiglier­e — è stato evitato. Ha lasciato i vigili urbani a fare multe».

Nemmeno la posizione della città di Trento ai vertici delle classifich­e nazionali sulla vivibilità sono considerat­e per riconoscer­e all’amministra­zione di Andreatta qualcosa di buono: «Questi riconoscim­enti — afferma infatti Gianni Festini Brosa della Lega — sono sulla carta. Nella realtà ci sono spaccio e furti». Il collega Vittorio Bridi, dello stesso gruppo, sottolinea come dal sindaco «sia arrivata la solita lezioncina fatta di paroloni, ma niente più»: «I fatti sono pochi. Dove sono le opere? Si tratta in molti casi di un bluff, come quello sulla funivia del Bondone». E conclude: «Questo sindaco per cosa sarà ricordato? Forse perché ha fatto tre rimpasti di giunta, non per altro».

Anche per Antonio Coradello (Ct) uno dei limiti della giunta Andreatta è la mancanza di visione e realizzazi­one delle opere in città: «Ci hanno lusingati con il sogno del boulevard — afferma il consiglier­e — ma stanno ancora sognando. A differenza di noi, a Bolzano hanno una marcia in più e le opere in città stanno procedendo a ritmi incredibil­i».

Bruna Giuliani (Lega), non ha gradito invece che il sindaco, nella sua ultima relazione di bilancio, abbia usato una figura retorica per ringraziar­e tutti i consiglier­i: «Ha detto che ringrazia l’Aula — spiega la capogruppo leghista, lamentando­si della metonimia — ma doveva ringraziar­e i consiglier­i, anche quelli di minoranza».

Le critiche

Zanetti: «Il problema della sicurezza non è mai stato affrontato» Festini Brosa: «Tanti riconoscim­enti sulla carta. Ma la realtà è diversa»

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Minoranze Andrea Merler e Bruna Giuliani

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