Bilancio, il centrodestra critica Andreatta «Se vinciamo, nuovo Prg»
Centrodestra critico dopo la relazione al bilancio. Patt verso il polo territoriale
Centrodestra contro Andreatta: «Se vinceremo le elezioni rifaremo il Prg».
TRENTO Gli concede l’onore «delle armi»: «Ho rispetto istituzionale per il sindaco». Ma dopo aver ascoltato in Aula, mercoledì pomeriggio, l’ultima relazione di bilancio della consiliatura, Andrea Merler non risparmia ad Alessandro Andreatta qualche stoccata ben assestata. E una bocciatura — netta — per un percorso «a luci e ombre».
«Oggi — sottolinea il capogruppo di Civica Trentina — la città è verde, bella, in cima alle classifiche. Ma non ha risolto il problema dello spaccio e della criminalità, deve fare i conti con questioni urbanistiche irrisolte, con un corpo di polizia locale dilaniato al proprio interno, con malumori nell’amministrazione». E con «un Prg — prosegue Merler — che doveva essere il fiore all’occhiello del commiato di Andreatta, ma che invece si sta rivelando una variante che dirà tanti no». Senza contare, aggiunge, le difficoltà della coalizione di governo: «La maggioranza sta in piedi per un solo voto di scarto, è andata sotto varie volte in Aula. E in questo mandato abbiamo assistito a tre rimpasti di giunta: praticamente, un sindaco pizzaiolo».
Ora si apre la sfida sul bilancio. E il centrodestra si sta attrezzando: la strategia sarà presentata stamattina. Ma intanto Merler guarda avanti. E fa capire di essere pronto a dare battaglia anche sul Prg. «In commissione — spiega — stiamo facendo un lavoro enorme. Certo, se l’amministrazione dimostrerà una maggiore disponibilità in relazione alle esigenze di imprese e famiglie, allora ci potranno essere aperture da parte nostra: alcuni dirigenti hanno un’interpretazione talebana del piano. In caso contrario, siamo pronti a presentare migliaia di emendamenti». Con un passaggio in più: «Va da sé che se andremo noi al governo rifaremo un nuovo Prg».
Parla di «relazione anonima» invece Andrea Maschio, capogruppo del Movimento 5 Stelle: «Andreatta — dice — ha dato consigli a chi verrà, non trattenendo giudizi. Non mi pare nulla di particolare». Anche se il pentastellato ha «apprezzato il ringraziamento di Italo Gilmozzi per il decreto Fraccaro». Tiepido, Maschio, anche sull’azione collegata al bilancio: dopo aver alzato l’asticella sul regolamento per la convivenza (le regole sulla movida, di fatto), ora il gruppo «si limiterà» a qualche ordine del giorno «per creare un pool nella polizia locale» dedicato al controllo del regolamento agricolo e del futuro regolamento della movida.
Promuove Andreatta, infine, il capogruppo pd Paolo Serra. «Termina una consiliatura movimentata, con cambi, scissioni, nuovi partiti» osserva Serra. «Ma Andreatta — prosegue — è riuscito a portare la nave in porto. Lasciamo una città in forma, con un capitale pronto che chi arriverà dopo di noi potrà proseguire, se lo vorrà». Gli occhi ora sono puntati sul bilancio. Ma anche sul Prg: «La città lo aspetta. Se l’opposizione lo bloccherà, sarà un danno anche per i loro elettori».
Intanto ieri sera il Patt si è riunito per fare il punto in vista delle elezioni di maggio. «La nostra direzione — sottolinea il segretario Simone Marchiori — è quella di creare un polo territoriale, che non chiamerei di centro. Vedremo poi se questo polo dialogherà con gli altri schieramenti».